Gli artisti di casa Iolas ad Acireale

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Il collezionismo contemporaneo è un’arte per pochi. Esiste un luogo che merita di essere ricordato e custodito eppure è rimasto abbandonato.
E’ per questo che serve una mostra porre luce su un gallerista e su un nuovo concetto di collezionismo.
“Call for Iolas’ House” è la mostra allestita ad Acireale a Palazzo Costa Grimaldi ad fino all’inizio di marzo 2018 a cura di Stefania Briccola, Leo Guerra, Cristina Quadrio Curzio e coordinata da Filippo Licata.
La mostra dedicata alla villa-relitto del leggendario gallerista Alexander Iolas (Alessandria d’Egitto, 25 marzo 1907 – New York, 8 giugno 1987) racconta di un museo vivo dedicato all’arte contemporanea oggi diventato monumento dedito all’assenza e al declino:
Dopo la morte improvvisa di Iolas, dapprima l’importante collezione di opere d’arte contemporanea e antica, poi le partizioni ornamentali con gli arredi interni ed esterni, sono stati sottratti e vandalizzati.

Alexander Iolas fu il primo direttore artistico della Galleria Gruppo Credito Valtellinese – Refettorio delle Stelline di Milano- e colui che commissionò ad Andy Warhol il dipinto “The Last Supper” – oggi in collezione Creval – ispirato dal capolavoro di Leonardo da Vinci situato proprio di fronte alla Galleria.

La villa, costruita fra il 1965 e il 1968 ad Agia Paraskevi ad Atene con il contributo di svariati architetti.

La mostra racconta la triste ed avvincente storia della villa attraverso le testimonianze di alcuni artisti e galleristi che vi hanno lavorato o risieduto occasionalmente (tra cui Novello Finotti, Fausta Squatriti, Marina Karella, Renos Xippas..), accresciuta dai racconti del suo biografo ateniese e di altre figure, italiane ed internazionali, appartenute a vario titolo alla ‘scuderia Iolas’ nel secondo dopoguerra, oggi assurte al ruolo di personalità della cultura e delle arti sulla scena internazionale.


Il titolo “Call for Iolas’ House” suggerisce un monito e contemporaneamente una richiesta. La speranza dei curatori è quella di focalizzare l’attenzione del pubblico.
In mostra anche un video originale con le testimonianze di personalità che furono vicine a Iolas.
Dal suo biografo Nikos Stathoulis, ad André Mourge, che fu suo compagno di vita, ad artisti come Marina Karella, Fausta Squatriti, Novello Finotti. Ma anche testimonianze di chi lavorò con lui e di semplici “uomini della strada” che, nella Atene di oggi mostrano l’oblio in cui sembra essere caduto “Alessandro il Grande”, uno dei mercanti più famosi al mondo di cui nessuno ha sentito parlare. E con lui, la sua mitica casa in Agia.

 

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Sudlook

La redazione è composta da giornalisti e giovani creativi.

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