E’ iniziata con un tripudio di ombrelli colorati la festa che ha ottenuto il riconoscimento, da parte della Regione, come Eredità Immateriale, entrando nel registro REIS. Sant’Agata ogni anno unisce, fedeli e turisti provenienti da ogni parte del mondo.
Raccontare in poche righe una festa così piena di sfaccettature è molto complicato.
Basti pensare che S.Agata in realtà mette in scena una serie di aspetti sacri e profani che seppur in contrapposizione si legano perfettamente.
Da una parte la fede e la tradizione, dall’altra il folklore, l’applausometro e i dolci tipici della festa.
Le minnuzze di Sant’Agata, le cosiddette cassatelle riportate in numerosi libri sono molto famose.
Il libro “Il conto delle minne” di Giuseppina Torregrossa è sempre attuale.
La Torregrossa racconta nel libro una leggenda: ogni anno per la festa di Sant’Agata bisogna mangiare due cassatelle perché cosi la “Suruzza ci protegge” da ogni male.
A S. Agata furono strappati i seni ed è per questo che mangiare le minuzie, secondo la tradizione, aiuta anche a ricordarsi della prevenzione.
Per questo L’ANDOS- associazione nazionale donne Operate al seno- si impegna moltissimo affinché passi il messaggio forte della prevenzione oltre che il ricordo del martirio di S.Agata. Proprio quest’anno la presidente Francesca Catalano insieme a Katia Scapellato e al fotografo Fabrizio Villa ha pubblicato un libro “Cuori intatti” frutto di un bellissimo lavoro fotografico per omaggiare le donne che con le loro cicatrici dopo le operazioni al seno, hanno lottato e vinto il tumore.
Un altro dolce tipico della festa sono le olivette di Sant’Agata. Anche questi dolci hanno dietro una leggenda. Pare infatti che la Santa mentre stava per essere trasferita in carcere si accasciò per terra ed improvvisamente spuntò un piccolo albero di Ulivo sul terreno.
Tra i momenti più belli c’è sicuramente la candelora d’oro che quest’anno è stata consegnata a Rosario Fiorello scelto per lanciare un nuovo messaggio di ironia e leggerezza. Fiorello ha dedicato il premio a suo padre e regalato dei momenti divertenti ed indimenticabili.
Sabato 3 è il giorno dedicato alla tradizionale offerta della cera, la Carrozza del Senato con le autorità e l’applausometro e poi i bellissimi “fuochi da sira o tri”. Le terrazze di piazza Duomo si sono riempite di gente. Tutti con il naso all’insù per ammirare lo spettacolo di luci e suoni con giochi d’acqua e il fuoco.
Quest’anno Agata è dedicata ai giovani così come ha detto il parroco della Cattedrale Monsignor Barbaro Scionti. Agata donna giovane forte e coraggiosa è in grado di unire tutti. “E i giovani- Afferma mons. Scionti- hanno anche loro qualcosa da insegnare”.
In questi giorni meravigliosi per la città di Catania non sono mancate le bellissime mostre con ingresso gratuito come quella d’Arte Popolare dedicata a Sant’Agata con più di 1500 cimeli, quadri poesie e documenti preziosi curata dall’associazione Sant’Agata in Cattedrale che si trova all’interno della chiesa San Biagio.
O come la mostra “Buona” alla Nuova Dogana curata dal Mastro di Cartura Alfredo Guglielmina. Qui tele, sculture e installazioni carturiste danno vita ad un racconto inconsueto sulla patrona di Catania, una narrazione ‘in divenire’
tra storie di carta, interventi teatrali e laboratori creativi per grandi e bambini.
Altra bellissima mostra è quella curata dalla Soprintendenza che si trova all’interno della Chiesa San Francesco Borgia in via Crociferi dove sarà possibile scoprire anche il ruolo all’interno della processione dell’offerta della cera del sovrano Militare ordine di Malta e dell’ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Abiti, simboli e documenti inediti saranno visibili ai visitatori.
Un altro dato interessante in questi giorni è quello legato al numero di turisti.
Il Ponte di Sant’Agata nell’Aeroporto di Catania ha visto una crescita di ben 7mila passeggeri (+9%) rispetto al periodo analogo dello scorso anno.
Nei cinque giorni compresi fra sabato 3 febbraio e mercoledì 7 si aspettano 90.500 passeggeri in transito (lo scorso anno negli stessi giorni sono stati 83.163).
La festa di Sant’Agata coinvolge tutti e anche chi non si trova a Catania ha voglia di seguirla può farlo. L’emittente televisiva Ultima Tv, diretta da Luigi D’Angelo che si trova al canale 87 segue in diretta i momenti più importanti della festa. Che aspettate a sintonizzarvi?