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ipensandoci col senno di poi, durante la mia bella chiacchierata con Antonio Mannino, direttore artistico di “Etna Comics – Festival Internazionele del Fumetto e della cultura pop”, ho dimenticato di fargli la domanda forse più importante: quando avete pensato/ideato Etnacomics quanti vi hanno presi sul serio?
Perché la verità è che le idee, tanto più se richiedono l’assunzione del rischio che ogni novità implica inevitabilmente, spesso sono oggetto di perplessità, dubbi, ma, soprattutto alle nostre latitudini , sono spesso oggetto della seguente affermazione: “Ma chi te lo fa fare?”(in alternativa “ Ma ccchi ffai?!”).
Una cosa è certa, arrivato all’ottava edizione, Etna Comics è assolutamente una certezza: parlano i numeri (quest’anno l’obiettivo pare sia 80.000 presenze) , parla il congruo business, parlano i fatti, insomma.
E i fatti ci dicono che ogni anno aumenta la mole di gente che raggiunge Catania per un evento che, erroneamente, viene interpretato “solo” come Salone del Fumetto: EtnaComics è molto di più.
Anche quest’anno, dal 31 Maggio al 3 Giugno, presso il Centro Fieristico Le Ciminiere, la sfida è di un certo livello, a giudicare dal ricchissimo programma, dalle ben 9 aree tematiche, dai nomi più attesi, tanto di professionisti del settore, quanti di personaggi più “mainstream” (vedi le “Iene” Andrea Agresti e Matteo Viviani , il duo comico palermitano “I Soldi Spicci” e la mitica Barbara Bouchet).
Ne abbiamo parlato nel Salotto di Radio Studio Centrale, a maggior ragione perchè quest’anno siamo la radio ufficiale dell’evento, che il patrono Antonio Mannino ha raccontato così…