Ecco le regole:
- accendere il wifi
- rendere la “location” il giusto set, rigorosamente homemade, senza trascurare fiori, luci e abiti da cerimonia
- connettersi a “ZOOM” e pronunciare il fatidico “sì”
Per la serie “Amore ai tempi del coronavirus”, ladies & gentlemen ecco a voi gli Zoom Wedding.
Sembrerebbe un film di fantascienza ma i matrimoni telematici sono già realtà. In America, chiaramente, dove Andrew Como, governatore dello Stato di New York, ha ufficialmente approvato la possibilità di celebrare unioni valide…on line.
Chi di noi avrebbe mai immaginato che nel 2020 ci saremmo ritrovati a partecipare ai matrimoni direttamente dalla nostre case soltanto con un pc, un tablet o uno smartphone?
Ecco che l’hashtag #zoomwedding è tra i trending topic sul web, la pandemia ha cambiato rapidamente tante cose e molte coppie stanno scegliendo questa opzione.
Come dire, viva gli sposi 2.0
Tutti noi, durante questo lockdown, ci siamo abituati alla tecnlogia e per molti di noi è diventata una preziosa alleata. Cene e aperitivi su Skype, chiacchiere tra amici su Houseparty, riunioni di lavoro su StreamYard e, addirittura, conversazioni bollenti su Cam4.
Ma che dire dei matrimoni?
Il grande giorno, fortunatamente, è ancora visto come intoccabile da molti punti di vista e anche giustamente, aggiungerei.
E’ un’occasione unica da programmare meticolosamente affinchè sia tutto perfetto: location regale, catering stellato, fiori freschi direttamente dall’Olanda, band di ultimo grido e chi più ne ha più ne metta.
E noi italiani siamo davvero pronti a rinunciare a tutto questo per un “intimo” matrimonio a due con gli invitati in videocall?
Noi no di certo ma Andrew Como, sì: “Sto per emettere un ordine esecutivo che consenta ai newyorkesi di ottenere da remoto una licenza di matrimonio e consenta ai funzionari di svolgere cerimonie tramite videoconferenza”, ha scritto qualche sabato fa su Twitter.
“L’idea è quella di venire incontro alle esigenze di molte coppie che hanno dovuto cancellare la cerimonia a causa dell’isolamento. Ora non ci sono più scuse quando ci viene chiesto come gestire i matrimoni, la risposta è: potete farli su Zoom”.
E se c’è chi, invece che rinunciare alla festa, preferisce posticipare, c’è anche chi non ci ha pensato nemmeno un secondo, dimenticando i cliché del matrimonio in pompa magna, e ha optato per un matrimonio online. Come Sophie Austin, 26enne newyorkese, per la quale il matrimonio su Zoom è stato indimenticabile e unico nel suo genere. Ha realizzato quali fossero le cose extra e di contorno di un giorno così importante rendendo chiaro il vero concetto di promettersi amore per la vita intera. Senza amici, certo, ma pur sempre intimo e speciale. Come se questa maledetta pandemia volesse farci scoprire cose dimenticate, cambiare punti di vista e, forse, mettere in dubbio tante verità che si davano per assolute.
Nel caso del matrimonio, lo sta davvero spogliando del superfluo?
La lezione d’amore sarà servita ma, noi italiani, quegli abbracci e quei sorrisi all’uscita della chiesa non potremmo mai sostituirli.
Come quei balli e quelle risa durante la festa di nozze, d’altronde.
E allora benventa tecnologia, benvenuto progresso ma non diremo mai addio alla gioia di guardarci dritto negli occhi e abbracciarci. Magari più forte di prma.