Si definisce “Viaggite acuta” o meglio “sindrome del wanderlust” un desiderio intenso di viaggiare, esplorare, senso di libertà, voglia di spazi aperti e di avventure.
Sei un travel addict se:
-La gente diversa da te pensa che sei un pò pazzo, fortunato.
-Dopo un periodo prolungato di tempo senza viaggiare amici e familiari ti invitano a partire il prima possibile perché sei insopportabile.
-Ti propongono un lavoro d’ufficio a tempo indeterminato e ti prende un tic nervoso.
-Mentre parli non ti viene in mente immediatamente una parola in italiano e la dici in un altra lingua.
-Prima di fidanzarti metti subito in chiaro che viaggerai sempre con o senza compagno a seguito.
-Collezioni guide di viaggio e non le presti a nessuno.
-Le pareti di casa sono tappezzate di mappe e planisferi.
-Pensi che fare la valigia sia una vera e propria Arte.
-Dici “ci becchiamo a Santa Monica quest autunno!” come se dicessi “ci vediamo al bar in piazza domani!”
-Il passaporto è conservato come un oggetto sacro, mentre la carta d identità e scaduta e chissà dove.
-Almeno una volta ti sei svegliato e non sapevi esattamente dove eri.
-Lavori per mettere da parte i soldi del tuo prossimo viaggio.
-Gli amici che non senti spesso non ti chiedono “Come stai”, ma “Dove sei”?
-Indovini il peso di un bagaglio senza pesarlo.
-Almeno una volta nella vita ti sei trovata a disfare quella c…. di valigia in aereporto per togliere quei famosi 5 kg in più di extra e pregato hostess di fartela passare senza pagare pegno
-Guardi giornalmente Skyscanner per beccare le offerte.
-Ti sei fermato per un po’ e hai pensato di smettere ma ti stavi solo riposando prima di ripartire.
Ora, il punto è che quando ho capito di avere questa “malattia” ho mollato tutto e sono partita (a famosa frase che dice mollo tutto e vado….) in esplorazione per nuove terre passando dall’Australia, Fiiji, Bali, Messico,California per finire nella mia amata NYC.
Tutto bello fino a qui, fino a quando non hai la fortuna o la sfortuna (dipende dai casi) di innamorarti perdutamente di un Bello (a secondo dei gusti) Antonio (che Antonio non si chiama) e farci 2 splendidi bambini in meno di 2 anni.
La paura più grande per un wonderlust nell’avere una famiglia è che determinate cose non puoi più farle, in realtà molte cose cambiano,ma ve ne parlerò in un altro articolo.
Per quanto riguarda i viaggi volevo rassicurarvi che non cambia proprio tutto.
Certo, scordatevi il viaggio “honey moon” o “zainetto in spalla in giro per il Peru “ con il vostro compagno per almeno qualche anno fino a quando saranno i pargoli più grandi o tranne che abbiate la fortuna come me (thanks god) di avere una super nonna e nonno che si trasferiscono con te a Ibiza.
I miei figli soprattutto Antonio (anche perché Nina ha ancora un mese e mezzo e proprio ieri ho ritirato il suo passaporto) in un anno e mezzo ha visto più di 10 paesi diversi. Sfatiamo il mito quindi “hai finito di viaggiare quando avrai figli”non è vero.
Ecco alcuni consigli pratici nel viaggiare con bambini:
Viaggiare leggero é fondamentale, se prima (quando eri single e spensierata ) fare uno zaino ad arte era un must, con dei bimbi è ancora più importante se vuoi evitare di rovinarti la vacanza portando il “peso” del “mi porto tutto non si sa mai” anche perché tranne che andiate in un’isola sperduta in mezzo al mare o a Uluru in Australia a comprare c’è sempre tempo.
L’altra volta sono partita per un fine settimana e ho portato una sola valigia per tutti e 4 (ero orgogliosissima quando l’ho fatta chiudere a pressione da mio marito).
Dimenticate i low cost di lunga durata o 20 scali tipo “visto che ho lo scalo ne approfitto per fare una breve sosta qui, tipo devo andare a Sanfrancisco ma mi fermo 2 giorni a Nyc” Con i bambini praticamente impossibile e poco pratico, va bene lo scalo ma non più di 2-3 ore e non più di una fermata.
Nel caso vi venisse l’idea di fare bunjing jumping o la scalata dell’Everest o un party ad Ibiza cercate in anticipo posti dove hanno nursey professionali o strutture organizzate.
Prima di arrivare a destinazione non scordate di avere i numeri e indirizzo di Ospedali, di provvedere ad un’accurata assicurazione per sanità all’estero, una buona offerta estero telefonico per avere internet sempre. Un altro consiglio è quello di mettere credito su skype e chiamare a costi bassissimi.
E per ultimo, ma non per importanza, comprate il passeggino Baby zen
(io ne ho 2) l’unico omologato per l’aereo, da non mettere in stiva (un musthave dei viaggiatori con bimbi).
Una risposta
sempre al top!
Donna dalle mille risorse!!!