Sono i volti senza nome dei volontari della “Casa del sorriso”, l’associazione guidata dal parroco della Chiesa Madonna delle Grazie, don Mario Torracca. Sono loro con le facce sorridenti, la buona volontà e la disponibilità che ogni anno organizzano il pranzo di San Giuseppe all’interno del cortile di Palazzo degli Elefanti messo a disposizione dall’Amministrazione comunale e trasformato per l’occasione in una grande mensa per accogliere i più bisognosi.
Un pasto caldo che diventa momento di gioia e di speranza per chi ha perso il lavoro e anche una casa e si trova a lottare al freddo per strada.
Tra di loro, c’è anche chi ha con se uno strumento, una chitarra o un piccolo violino con una corda rotta, le pagine di un libro strappato a metà, l’unica eredità rimasta a fargli compagnia la notte sotto le coperte tra i portici di Corso Sicilia o vicino la Stazione.
Gente che aveva tutto e che non ha più niente, chi aveva una moglie, una casa, dei figli e una vita, ci raccontano le loro storie e noi li ascoltiamo in silenzio.
Ci sono storie di uomini e donne dimenticati dai loro figli, dalle Istituzioni, dalla società.
Con le rughe attorno ai loro volti vediamo le loro sofferenze svanire solo per un istante. Solo per oggi forse e solo per un istante, grazie agli angeli senza nome della “Casa del Sorriso”, vediamo la sofferenza svanire. Un piccolo sorriso sorprende le loro facce felici di trascorrere un momento conviviale con i commensali dove ci si lascia andare pensando di essere seduti al ristorante con San Giuseppe a capotavola.
Grazie a questi volti senza nome della “Casa del sorriso”, grazie a don Mario.
Oggi qui vogliamo mostrarvi la bellezza della nostra Catania.