Molti la amano, molti la salutano per andare a vivere altrove, molti lamentano il fatto che non abbia molto da offrire, ma la maggior parte delle persone, come me, non possono proprio fare a meno della Sicilia.
Con i miei prossimi articoli vorrei invitarvi a scoprirla, ogni suo angolo nasconde tesori, e cercherò di accompagnarvi ogni racconto in un luogo diverso, così da farvi innamorare sempre di più.
Oggi andremo alla scoperta di uno dei parchi di sculture più grande d’Europa: “Fiumara d’arte“. Un museo all’aperto, costituito da dodici sculture di artisti contemporanei. Nasce dall’iniziativa di Antonio Presti nel 1982, ed il suo nome deriva dalla Fiumara Di Tusa, il comune dove venne realizzata la prima opera.
Le diverse sculture che si trovano in vari comuni in provincia di Messina, nella zona compresa tra Santo Stefano di Camastra, Mistretta e Tusa, sono raggiungibili in macchina. Lungo il percorso ci sono delle ottime segnaletiche, ma alcune strade sono sterrate ed alcune sculture non sono facilmente raggiungibili, ma con un pò di prudenza arriverete tranquillamente alla meta.
La prima opera costruita nel 1986 da Pietro Consagra, è “La materia poteva non esserci”, l’autore ha voluto rappresentare il contrapporsi tra il bene e il male.
Tutte le opere sono maestose ed è bellissimo seguire il percorso e cercare in lontananza di intravederle, “La Piramide – 38° Parallelo” è una delle più emozionanti da vedere da lontano, poichè è situata su una altura del territorio di Motta D’affermo, c’è un pò di strada “sterrata” da percorrere, ma una volta arrivati, davanti a voi un meraviglioso paesaggio. La Piramide è alta ben 30 metri, dall’altura è possibile guardare da un lato il mare e le isole Eolie, e dall’altro, sullo sfondo, gli scavi archeologici
dell’antica città di Halaesa. La scultura è stata creata nel 2010 da
Mauro Staccioli.
Successivamente andiamo alla scoperta di un’altra opera “Monumento ad un poeta morto” di Tano Festa, ribattezzata la “Finestra sul mare”: una cornice decorata di nuvole alta 18 metri che tenta di incorniciare il mare e di ricordare il fratello poeta dell’artista.
Sono stata colpita da tutte le opere che ho visitato ma il “Labirinto di Arianna” è un’opera che mi ha particolarmente emozionata; ti permette di effettuare un viaggio dentro se stessi, ricordare momenti passati e dedicarsi momenti unici fatti di silenzi. L’opera di trova a Castel Lucio ed è stata realizzata da Italo Landredini.
Non sono riuscita a visitare tutte le opere perchè ho preferito dedicare più tempo ad ognuna di loro ma soprattutto ho scelto di dedicarmi del tempo per me, per pensare e riflettere, cosa davvero importante ma difficile da attuare… e perchè no, un’ottima scusa per tornare e visitare le altre meravigliose sculture.