Un viaggio on the road senza limiti e in piena libertà a bordo della sua auto, una Fiat Panda del 1999.
L’avventura di Luca Giannone 26 anni da Modica è cominciata così il 15 Aprile scorso, con tanta voglia di esplorare l’Europa e raggiungere il Nord più estremo: circa 14000 km attraversando 14 stati, tra paesaggi e paralleli attraversati (dal 36° al 71°, oltrepassando il circolo polare artico), sfidando le più svariate condizioni climatiche.
In solitaria e a bordo della sua utilitaria Luca ha pianificato un itinerario ambizioso, ispirandosi a criteri low budget e macinando ogni giorno km che condivide con i suoi followers, sostenuto dagli sponsor che lo hanno supportato in questa grande sfida, per consultare tutti i partner di questa avventura https://www.pandatonordkapp.com/
Da non perdere: le stories su Instagram https://www.instagram.com/panda_to_nordkapp/ Luca ha già doppiato Capo Nord e sta mostrando gli scenari mozzafiato dei fiordi Norvegesi.
Un viaggiatore non professionista ma sicuramente allenato all’imprevisto, che ci ha spiegato la sua philosophy di viaggio in questa breve intervista.
Vorrei che mi spiegassi la differenza (soprattutto in termini di avventura) di un viaggio su strada rispetto a un viaggio con mezzi veloci.
“Premetto che Il viaggio su strada è senza dubbio da preferire quando si ha
il tempo di viaggiare. Ci si rende conto
quanto è grande la nostra Terra. Un viaggio on the road come il mio
permette senza dubbio di esplorare molte città, regioni e paesi e di incontrare
e fare amicizia con tante persone diverse rispetto ad un viaggio classico in
aereo.
Si è padroni del proprio veicolo, si è
padroni del proprio tempo. Sensazione di libertà assoluta. Durante il
tragitto intravedo uno scorcio bellissimo? Bene, mi posso fermare, apprezzare
quel momento, quel luogo, scattare delle foto, magari condividerle e poi
ripartire, cosa non possibile con altri mezzi”
Tanti i fuori programma, viaggiare in questo modo implica capacità di adattamento e problem solving.
“Certamente un viaggio del genere richiede tanta preparazione ma ci sono
imprevisti, situazioni non calcolate. Un bell’episodio è successo pochi giorni
fa alle Isole Lofoten, una tappa non prevista. Mi sono ritrovato a prendere il traghetto il pomeriggio senza sapere
dove avrei passato la notte.
Ma a bordo ho incontrato altri viaggiatori. Uno di questi però non sapeva come raggiungere il b&b distante 50 km, perché non passavano più autobus dopo una cert’ora. Per cui mi sono offerto di accompagnarlo e magari capire se ci fosse modo di dormire li a prezzi non esorbitanti.
Arrivati, alla reception dicono a questo ragazzo di aver fatto un aggiornamento alla camera e di avergliene data una più grande e nel momento in cui ci accompagnano alla camera che capiamo che in realtà posso stare e pernottare lì senza problemi, a costo zero, ricambiando il favore del passaggio”.
Le tappe sono lunghe: più o meno quante ore al giorno guidi e a cosa pensi
“Le tappe che ho programmato sono molto impegnative sia fisicamente che psicologicamente e hanno rappresentato per me una vera sfida soprattutto all’inizio.
Ricordo la prima, Modica – Benevento, che è stata senza dubbio una delle tratte più lunghe e difficili emotivamente, circa 700 chilometri e oltre 10 ore di guida, compresa di imprevisto tecnico.
Ma in generale guido sempre non meno di 5 ore a tratta con le dovute soste. Durante tutte queste ore di guida non c’è altro che posso fare se non ammirare con stupore i cambiamenti di paesaggio costanti, tutto quello che in un viaggio in aereo non vedi. La musica è senza dubbio una compagna di viaggio necessaria e dà la carica nei momenti opportuni! C’è tanto spazio, ovviamente, per le riflessioni di carattere personale e penso sempre alla mia famiglia e chi mi ha creduto. Penso alla mia Panda che mi sta portando così in alto e certe volte non mi rendo conto quanto sono distante da Modica”.
Il tuo viaggio mi sembra un’avventura con dedica al nonno, la mia interpretazione è corretta?
“La Panda l’ho vissuta, come passeggero, fin da piccolino quando mio Nonno Saro la comprò.
Ricordo con piacere i momenti passati insieme a bordo quando mi
accompagnava in piscina o in campagna o andavamo dal massaro vicino casa.
Questa vettura è sempre stata presente nella mia vita e ci sono molto affezionato.
Mio nonno se n’è andato quando avevo 16 anni e quando ne ho compiuti 18 non ho
avuto dubbi riguardo l’auto che avrei guidato.
Durante questo viaggio penso a mio Nonno
che sarebbe incredulo e allo stesso tempo orgoglioso di quello che sto facendo”.
Il rientro a Modica è previsto per il prossimo 3 giugno quando Luca riabbraccerà famiglia e amici, salvo pause e tappe extra, nel frattempo godetevi il viaggio e buona strada!
Foto Credit: Luca Giannone.