Ciao Mister Wedding, mi chiamo Sofia e (#setuttoandràbene) mi sposerò il 16 luglio 2021. Il momento storico che stiamo attraversando è davvero molto delicato ma, restando a casa, ci consente di pianificare molti aspetti seppur in una fase ancora embrionale. Il primo mio dubbio amletico è: religioso o civile?
Adoro le cerimonie all’americana e in Italia è possibile realizzarle soltanto con rito civile. La ragione più forte di tutte è che vorrei tanto fosse la mia migliore amica a celebrare le nozze. Da qui la mia domanda: è possibile o bisogna farsi sposare necessariamente dal Sindaco? Grazie per le preziose perle che condividi con noi ogni settimana e grazie a Sudlook per regalarci attimi di spensieratezza in questo momento molto complicato.
Sofia
Mia cara Sofia, innanzitutto grazie per le belle parole che spendi nei nostri confronti e ti rassicuro subito, non sei l’unica ad avere dubbi sulla “tipologia” di matrimonio.
Quando una coppia decide di sposarsi, infatti, ha una scelta molto importante da prendere: cerimonia con rito civile oppure religioso?
Chi decide di sposarsi in Chiesa lo fa per un atto di Credo poiché vuole che Dio sia testimone del proprio amore.
Chi invece non sceglie, per diversi motivi, il matrimonio religioso si sposa con il rito civile, cerimonia che non obbligatoriamente si svolge al Comune.
Sono sempre più numerose le location che ottengono dai comuni di appartenenza il permesso di celebrare cerimonie civili in loco e non tutte le coppie di sposi sanno che non deve obbligatoriamente essere il sindaco, o un suo vice, a celebrare il rito.
Ti do una bellissima notizia: la tua migliore amica potrà celebrare le tue nozze.
Lo stesso, purtroppo, non potrebbe dirsi per tua sorella o per tuo fratello, e ti spiego perché…
Per te e per tutte le tue colleghe nubende, ho preparato un piccolo vademecum che vi chiarirà le idee!
ECCO CHI PUÒ CELEBRARE LE VOSTRE NOZZE:
Il sindaco
Il sindaco di ogni comune si definisce ufficiale dello stato civile e nelle occasioni speciali come la celebrazione di un matrimonio è tenuto a indossare la tradizionale fascia identificativa.
Secondo la legge italiana le funzioni di ufficiale dello stato civile possono essere delegate a un altro ufficiale di stato civile. Questo significa che il sindaco può delegare la celebrazione del matrimonio a un sindaco di un altro comune: in poche parole se desiderate sposarvi in un comune diverso da quello dove risiedete, potete farlo.
Un delegato del comune
La legge prevede che “le funzioni di ufficiale dello stato civile possono essere delegate ai dipendenti a tempo indeterminato del comune, previo superamento di apposito corso, o al presidente della circoscrizione ovvero ad un consigliere comunale che esercita le funzioni nei quartieri o nelle frazioni, o al segretario comunale.”
“Inoltre”, riporta lo Statuto “per la celebrazione del matrimonio, le funzioni di ufficiale dello stato civile possono essere delegate anche a uno o più consiglieri o assessori comunali o a cittadini italiani che hanno i requisiti per la elezione a consigliere comunale.”
Un amico/a
Leggendo tra le righe, si capisce che il matrimonio con rito civile può essere celebrato anche da un qualunque cittadino italiano purché sia maggiorenne e goda dei diritti civili e politici, perché sono questi i requisiti per poter essere eletto consigliere comunale. Questo significa che il vostro migliore amico o la vostra migliore amica che abbiano queste caratteristiche, potranno celebrare il vostro matrimonio, ovviamente facendosi carico del ruolo con la massima serietà e, al momento giusto, leggendo integralmente tutti gli articoli di legge previsti. Il vostro amico risulterà sicuramente meno “distante” rispetto al Sindaco poiché avrà per voi parole di vero affetto.
ED ECCO CHI NON PUÒ CELEBRARLO:
Non può ovviamente celebrare il matrimonio chi non soddisfa i requisiti di cui sopra, cioè chi non gode di tutti i diritti civili e politici e chi non ha ancora compiuto il diciottesimo anno d’età. Inoltre, è molto importante segnalare che la legge a cui si fa riferimento prevede alcuni casi di incompatibilità alla celebrazione del matrimonio civile: “L’ufficiale dello stato civile non può ricevere gli atti nei quali egli, il coniuge, i suoi parenti o affini in linea retta in qualunque grado, o in linea collaterale fino al secondo grado, intervengono come dichiaranti”.
Per chiarire: un vostro parente stretto, non potrà celebrare il vostro matrimonio, potrà farlo solo un parente non diretto (linea collaterale) fino al secondo grado. Per togliere qualsiasi ulteriore dubbio si precisa che sono parenti in linea retta, le persone che discendono l’una dall’altra: vostro figlio, anche se maggiorenne, non potrà celebrare il vostro matrimonio, così come sarà vietato a vostra madre o a vostro padre.
Sono parenti in linea collaterale coloro che, pur avendo uno stipite comune, non discendono l’uno dall’altro. Per calcolare i gradi bisogna contare quante persone in famiglia ci sono tra voi e la persona che vorreste che vi sposasse: se, per esempio, si tratta della cugina della sposa da parte della madre, allora potrà farlo perché tra lei e la sposa ci sono la madre (1), la sorella della madre (2) e lei come cugina (3).
Adesso ti è tutto più chiaro, Sofia?
Vorrei anch’io ringraziare te e tutte le persone che mi scrivono ogni settimana perché in questo momento di fermo “biologico” mi permettete di fare ciò che più amo: continuare a farvi sognare.
Auguri, a tutti noi