Qualcuno dice che le coincidenze non esistono.
Io non so se c’è un ben preciso disegno del destino, penso, però, che, se attribuiamo un significato particolare e profondo alle suddette coincidenze, a volte, poi, succedono delle cose.
Nel 1992 Woody Allen porta sul grande schermo uno dei suoi temi preferiti: il rapporto uomo-donna, nella declinazione della crisi matrimoniale (tradimenti e dintorni annessi).
Sarà l’ultimo film con Mia Farrow, sua compagna di vita e d’arte.
Nel 1997/98 Monica Guerritore va in scena con “Scene da un matrimonio” di I. Bergman ( fonte di ispirazione di Woody Allen per il film di cui sopra).
Sul palco, insieme a lei, l’ex marito Gabriele Lavia, dal quale divorzia proprio in quegli anni.
La premessa probabilmente spiega perché Monica Guerritore abbia fortemente voluto “mettere le mani” su un testo cinematografico, trasponendolo in chiave teatrale, dove il “dramma del tradimento” viene consumato e scoperto tutto in una notte, in una luccicante sala da ballo, che dal 23 al 25 Marzo prenderà vita sul palco del teatro Abc di Catania.
Monica sottolinea con condivisibile orgoglio quanto Woody Allen abbia approvato il suo adattamento teatrale, nel quale Monica ha subito coinvolto l’amica e collega Francesca Reggiani, con la quale tante volte aveva parlato dell’idea, come spiega in questa brillante chiacchierata nel Salotto di Rsc.