Una provocazione che tenta di scuotere le coscienze.
Un film che sembra ritagliato sui siciliani.
Ha già registrato un incasso da oltre 3 milioni di euro, L’ora Legale, la commedia con Ficarra e Picone, uscita pochi giorni fa nelle sale cinematografiche.
Il film ci racconta che su questa terra è facile puntare il dito sul politico di turno, ma poi è altrettanto difficile rispettare le regole rinunciando a qualcosa per contribuire davvero al cambiamento.
Una fotografia nitida dei nostri tempi che dimostra come per i siciliani rinunciare ai favori, alle raccomandazioni sia ancora davvero complicato.
E persino il prete del paese diventa il peggior nemico se si toccano i suoi interessi diretti. L’ora Legale mostra una cruda verità: tutti si lamentano, desiderano il cambiamento, ma poi nessuno sembra pronto a mettersi in gioco in prima persona e a rispettare le regole della legalità con la stessa determinazione che si dimostra nel criticare chi ci governa.
La mentalità delle persone, d’altronde, non si modifica da un giorno all’altro.
La fine è un po amara….si ritorna al vecchio rinunciando al cambiamento così tanto desiderato per l’incapacità di adeguarsi al rispetto delle regole.
Forse si può rimproverare ai bravi autori di non aver riservato agli aspetti positivi della convivenza civile e del rispetto delle regole lo stesso spazio che invece concedono a quelli negativi.
Hanno chiuso una fabbrica vicino ad una spiaggia perché inquinava facendo perdere posti di lavoro, ci sarebbe piaciuto vedere scene di pullman di turisti che arrivano in quella spiaggia privata ai cittadini per molto tempo, ci sarebbe piaciuto vedere i risultati della raccolta differenziata in termini di risparmi fiscali, ci sarebbe piaciuto vedere tutto il bello che deriva dalla legalità e dal rispetto e il bello che si crea quando ognuno fa la propria parte.