L’uomo Nero

IMG_5221

 

La prima cosa che faccio appena arrivo in un posto “nuovo” è quella di individuare il mio percorso per la corsetta del giorno dopo.
Correre per me è un gesto quasi sacro.
Anche se, da non cattolica, forse “sacro” non è il termine giusto, ma serve a farvi percepire, quanto sia fondamentale per me.
Solo chi corre o fa sport in modo costante, puó capire e condividere.
Quando finisci di allenarti, entrano in circolo nel tuo corpo delle “robe” che si chiamano ( mi pare) endorfine, ovvero quella sensazione di felicità mista a rilassatezza che provi quando mangi il dolce che più ti piace, la parmigiana della nonna, o che so, sei da Top Shop a Oxford Circus, oppure per alcune vale lo stesso, la visione di una Pubblicità recente, di una nota Compagnia telefonica con l’attore di Grey’s Anatomy.
Ma stavamo parlando di altro, non mi fate divagare.
Stavo dicendo, che prima di andare a correre, devo capire da dove partire e fino a dove arrivare. Come nella vita.
Obiettivo, percorso, fuseaux termici, maglia termica, cappello, guanti, scarpe da running ed il gioco è fatto.
Insomma, psicologicamente ero pronta, pronta anche per la sveglia alle 7:30 (si anche di sabato) e carica perchè mi piace scoprire correndo nuovi posti.

Oggi sono a Torino e voglio correre.
Pensavo a tutto questo mentre ero in taxi, e giusto per punzecchiare un pó il tipo che guidava, o forse per qualche fisima sopravvenuta, oppure perché “parru assai“, notando il tassista (Torinese Doc) mi è venuto di chiedergli se secondo lui la zona della “Dora” vicino al fiume era “ok ” per andare a fare running, da sola.
Il Tipo mi ha risposto secco così:
“eh no, in quella zona ci sono tanti NEGRI e i neri si sa che sono disperati, quindi non gliela consiglio”.
Non ho parlato più, io e mio figlio ci siamo guardati con complicità e sinceramente non vedevo l’ora di scendere.
Siamo arrivati a destinazione (finalmente).
I Neri.
Ca**o, (scusa Direttore!) siamo nel 2017 e questo mi parla dei “Neri” .
Mi parla di disperazione, quando in centro Italia la gente “Bianca”ha perso tutto e muore sotto le macerie e la neve.
Mi pare poi che una recente indagine sulla pedofilia, vede coinvolti “preti” BIANCHI, o no?! Trump è bianco, mi pare, no?!
Per me la disperazione non ha colore, neanche la cattiveria ha colore, l’essere delle merde non ha colore, ma il pregiudizio evidentemente si.
Il pregiudizio ha un colore e questo colore è NERO.
Proprio come l’uomo cattivo delle favole che ci raccontavano da bambini.
Quando siamo scesi Andreas mi ha chiesto perchè questo uomo fosse così arrabbiato, ma soprattutto perchè li avesse chiamati Neri.
Adesso che ci penso, riflettendo un attimo, mi sono ricordata che quando siamo saliti in macchina, il tipo “Bianco” ci ha chiesto da dove venivamo, ed ovviamente, noi con orgoglio terrone, abbiamo risposto fieri “dalla Sicilia” .
“Ah si, la Sicilia , bella, sono stato a Portopalo ed a Marzamemi, ma ora non scendo più, troppi sbarchi di clandestini“.
Ed è così che in 10 minuti di tragitto, (che mi sono sembrati 20) ho potuto “godere” di una lezione di sociologia: quanto è difficile essere accettati quando si è diversi.
Quanto è dura la vita di chi sará sempre visto e considerato diverso inteso come strano, strano nell’accezione peggiore, NERO, Gay (a Catania Puppo).

Quanto è dura la vita di chi vede la minaccia, in un colore della pelle differente, in un pensiero differente, nell’amore “differente” ovvero nei confronti di una persona dello stesso sesso, in un modo di essere differente, quanto deve essere triste, uscire da casa e sentire lo sguardo diffidente degli altri addosso, appiccicato come una guaina invisibile che non ti fa muovere.
Io invece voglio muovermi, voglio vivere con le “Differenze”.
Voglio insegnare a mio figlio che sono le differenze a fare la “differenza” e da queste nasce il confronto.
Grazie al confronto, possiamo diventare persone migliori (forse), qualcuno no.
Chissá forse cambieró idea anche su Trump.
Finale: sono stata a correre dove il tipo mi ha detto di non andare, ho fatto 7 Km e bruciato 456 Kcal.

Un ringraziamento speciale per la foto al mio amico “bianco” @FabrizioPeano #Siciliastrit

Picture of Sudlook

Sudlook

La redazione è composta da giornalisti e giovani creativi.

Leggi tutti i suoi articoli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.