Libertà è una parola grossa.
Libertà è una parola complicata.
Perché la Libertà, come altre parole “concettuali” , è più facilmente definibile nella sua assenza.
Perché, talvolta, è l’assenza a definire l’essenza.
Lo ha capito molto bene Jack Jaselli, cantautore milanese, che ha incontrato 37 detenute del carcere della Giudecca di Venezia, per un progetto portato avanti dall’associazione Closer, che lo invitava al confronto con quelle donne, che pagano il prezzo dei propri errori.
Errori nel merito del quale Jack, Giacomo all’anagrafe, non entra ( del resto chi siamo noi per giudicare).
Perchè non è quella la sua missione. E perchè, quando entri in un luogo del genere, è il caso che i pregiudizi restino fuori.
Ha fatto, invece, un’ immersione nelle speranze, nei sogni, nelle piccole grandi aspettative di 37 donne. Donne, ancor prima che detenute.
Un viaggio che è stato documentato dalle telecamere di Real Time (documentario andato in onda a Marzo) e che ha dato vita alla canzone “Nonostante tutto”, scritta proprio insieme alle donne di cui sopra, potremmo dunque dire , a 76 mani e prodotta da Max Casacci (Subsonica).
Un dono, un bellissimo dono “reciproco”, perchè, come racconta Giacomo nel “Salotto” di Rsc, il dare, disinteressato e vero, diventa sempre un ricevere.
Perché la Libertà, come altre parole “concettuali” , è più facilmente definibile nella sua assenza.
Perché, talvolta, è l’assenza a definire l’essenza.
Lo ha capito molto bene Jack Jaselli, cantautore milanese, che ha incontrato 37 detenute del carcere della Giudecca di Venezia, per un progetto portato avanti dall’associazione Closer, che lo invitava al confronto con quelle donne, che pagano il prezzo dei propri errori.
Errori nel merito del quale Jack, Giacomo all’anagrafe, non entra ( del resto chi siamo noi per giudicare).
Perchè non è quella la sua missione. E perchè, quando entri in un luogo del genere, è il caso che i pregiudizi restino fuori.
Ha fatto, invece, un’ immersione nelle speranze, nei sogni, nelle piccole grandi aspettative di 37 donne. Donne, ancor prima che detenute.
Un viaggio che è stato documentato dalle telecamere di Real Time (documentario andato in onda a Marzo) e che ha dato vita alla canzone “Nonostante tutto”, scritta proprio insieme alle donne di cui sopra, potremmo dunque dire , a 76 mani e prodotta da Max Casacci (Subsonica).
Un dono, un bellissimo dono “reciproco”, perchè, come racconta Giacomo nel “Salotto” di Rsc, il dare, disinteressato e vero, diventa sempre un ricevere.