Ormai quasi tutti stiamo aspettando con trepidazione l’arrivo dell’Estate , del calore del sole, del mare e delle lunghe giornate.
Noi di Sudlook oggi abbiamo deciso di aumentare il desiderio dell’estate con un racconto sul meraviglioso Kenya.
Quel famosissimo Mal D’Africa di cui molti parlano, quello stato d’animo che accomuna tutta le persone che hanno avuto l’immensa fortuna di visitare l’Africa, esiste davvero?
Noi vi rispondiamo assolutamente di si, il Kenya è un viaggio ricco di mille emozioni, un luogo che contiene felicità e che ha la capacità di cambiarti fortemente.
Immediatamente si viene travolti dalla gente del posto, sempre cordiali, sorridenti e disponibili, non vi stupite se durante la vostra vacanza parlerete solo l’Italiano, loro conoscono benissimo la nostra lingua e sono sempre pronti ad offrire sorrisi e a salutarvi con un calorosissimo Hakuna Matata (senza pensieri).
Importantissimo suggerimento, se ne avete la possibilità, partite dall’Italia carichi di qualsiasi oggetto da donare ai numerosissimi bimbi del posto, dai vestiti alle scarpe, dalle caramelle ai giochini, dalle penne ai quaderni, io ho portato una valigia solo per loro, ovviamente non è bastata, sono tantissimi, però riuscire a donare anche un piccolo pensiero per loro sarà una vera ricchezza, i loro occhioni pieni di gioia li ricorderete per sempre.
Io mi trovavo esattamente a Watamu Beach, una costa dal mare limpidissimo caratterizzato da lunghe lingue di sabbia create dal fenomeno delle maree che è un avvenimento naturale, visibile in pochi posti al mondo. Il saliscendi del mare, influenzato dalle fasi lunari, crea uno scenario unico poiché è possibile, sfruttando il periodo di bassa marea, effettuare meravigliose passeggiate su queste lunghe lingue di sabbia, alla scoperta delle stelle marine, oppure vedere moltissimi pesci di ogni colore e forma rimasti negli acquari naturali. Tale fenomeno varia giornalmente poiché i colori del mare cambiano costantemente quindi è possibile assistere ogni giorno ad uno spettacolo diverso.
Chi decide di partire per il Kenya deve assolutamente vivere l’emozione unica del Safari, ed è proprio lì, immersi nella Savana, che si prova una sensazione strana, quella di sentirsi degli “intrusi” in un mondo che appartiene solo agli animali.
Con l’avventura del Safari si ha la possibilità di conoscere la vera vita degli animali, elefanti che litigano per bere nelle enormi pozze d’acqua, giraffe che mangiano ininterrottamente le foglie degli alberi, leoni e leonesse, gnu, ippopotami, coccodrilli non manca proprio nessuno, c’è chi caccia, chi gioca, chi beatamente dorme sotto un albero d’acacia, chi si prende cura del proprio cucciolo, insomma la vita scorre serenamente ed avere la possibilità di osservarli in tutta la loro naturalezza è davvero una fortissima emozione.
Ma il mio legame più forte con la Savana è avvenuto durante la notte, l’assenza totale di luci mi ha permesso per la prima volta di vedere il cielo in tutto il suo splendore, un vero tappeto di stelle, un cielo che è riuscito a farmi commuovere e che penso non rivedrò mai più. La sensazione che ho provato è stata quella di sentirmi la prima persona ad aver messo piede sulla terra, come se intorno a me non ci fosse nulla, solo io e il cielo. Purtroppo non ho foto che possano farvi almeno immaginare tale spettacolo, ma una foto non sarebbe servita, in questo caso l’unica cosa da fare è viverlo realmente.
Un’ultima informazione utile riguarda il cibo kenioto, vi anticipo che alcuni cibi una volta assaggiati diventano una vera ossessione, come per esempio il riso cucinato con il latte di cocco e i Sambusa , fagottini di forma triangolare ripieni di carne macinata o verdure.
Impossibile indicarvi un posto ben preciso dove mangiare, poichè i cibi più buoni si assaporano nelle bancarelle per strada, fidatevi e date libero sfogo al vostro palato.
Da provare assolutamente la mega grigliata di pesce cucinata proprio in riva al mare, posto conosciuto grazie alla nostra bravissima guida Baraka Mwatsuma
Salutiamo l’Africa nello stesso modo in cui lei calorosamente ci ha accolto con un sorriso, un sorriso nuovo, diverso, che spunterà sul nostro viso ogni volta che parleremo di lei, quello che in questo preciso momento è apparso sul mio viso.