Il “ruggito” di Cavalli

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Adesso mi sento un leone .

 

Esordisce cosi la stilista Luciana Cavalli dalla nostra Social Room del Garage Sal(E) quando ci racconta della causa contro il gigante della moda Roberto Cavalli e del suo periodo poco creativo dopo essere stata citata in giudizio. Per questo noi decidiamo di dare questo titolo “strano” che rende perfettamente l’idea e trasmette la stessa forza che Luciana ha trasmesso a noi durante l’intervista.

Tutto inizia a luglio del 2011, quando Luciana riceve per posta la citazione con una sfilza di nomi di avvocati, circa 50.
Sono gli associati dello studio legale Jacobacci & e Partners di Torino, uno degli studi più importanti a livello internazionale, sono i legali di Roberto Cavalli e la richiesta è quella di ritirare il marchio.

Il marchio di Luciana però ha una storia e inizia nel 1930 con suo nonno Vincenzo originario di Piazza Armerina e produttore di scarpe.

Luciana crede di non aver rubato nulla a nessuno, ma  anzi di essere stata aggredita, cosi  decide di rivolgersi ad un avvocato, “una donna speciale” dirà ai nostri microfoni, si tratta di Simona Pavone che prenderà a cuore la sua causa, studiandola nei minimi dettagli.

A darne notizia in prima pagina nelle scorse settimana è Repubblica con un articolo a firma di Rosa Maria Di Natale dove si legge: “il giudice ha condannato Roberto Cavalli al pagamento delle spese processuali e ha sentenziato che la donna non dovrà ritirare il suo marchio dal mercato”.

Non si esclude che Roberto Cavalli possa fare nuovamente ricorso, ma intanto Luciana sorride per il risultato raggiunto.
Un riconoscimento che ha soprattutto un valore morale.
Una storia di famiglia di tradizioni e di passione.
Un percorso rigoroso, prima alla Marangoni di Milano e poi in uno studio di Desing, per passare alla sua azienda e trasmettere tutto il suo amore e la passione alle sue figlie Silvia e Bruna.
Luciana Cavalli è felice di raccontarci la sua storia che insegna due cose.

La prima, che non bisogna mai abbattersi davanti alle difficoltà, anche di fronte a quelle che ci sembrano delle ingiustizie e la seconda che l’impegno e la dedizione pagano sempre.

Ecco L’intervista Video

L’amore per la moda di Luciana Cavalli su Sud Look.

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Simona Scandura

Le good news come stile di vita.
Ama i fiori, i cani e il caffè, cucina bene solo col Bimby.
Laureata in Giurisprudenza, docente di comunicazione politica istituzionale e sociologia della comunicazione, da diversi anni dirige alcune testate giornalistiche rivolte a professionisti e Pubblica Amministrazione.
E' direttore di EnergiainComune, la rivista green sulla sostenibilità e l'efficienza energetica che guarda al futuro. Iscritta all'albo dell'ordine dei giornalisti dal 2009 con un passato da cronista televisiva.
Specializzata in Digital Pr e Uffici stampa, ha collaborato con diversi periodici regionali, nel 2021 ha avviato insieme al fratello, l'Ing. per l'ambiente e il territorio Pier Francesco Scandura, un'agenzia di comunicazione per aiutare le aziende a diventare green.

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