Tutte confermate le 11 Tre stelle Michelin in Italia.
Lo annuncia il direttore Comunicazione di Michelin Italia Marco Do aprendo la cerimonia Michelin Star Revelation Italia 2021 di presentazione della edizione numero 66 della guida rossa.
I ristoranti che “meritano il viaggio” ad hoc, secondo il giudizio degli ispettori Michelin, sono Piazza Duomo ad Alba; St. Hubertus a San Cassiano; Da Vittorio a Brusaporto; Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio; Reale a Castel di Sangro: Enoteca Pinchiorri a Firenze; Enrico Bartolini al Mudec a Milano; Osteria Francescana a Modena; La Pergola a Roma; Le Calandre a Rubano; Uliassi a Senigallia.
Inoltre il firmamento italiano è più ricco da oggi: sono 26 i ristoranti premiati per la prima volta con 1 stella Michelin, e tra i premiati 14 chef sono under 35 e 4 under 30.
“I giovani si affacciano – ha sottolineato – in modo prepotente e la Toscana mostra un panorama tra i più dinamici”.
Intanto Davide Oldani conquista la seconda stella Michelin e il premio Michelin quale mentore della Sostenibilità dalle mani di Federica Pellegrini.
A fare il grande salto anche la giovane brigata del Santa Elisabetta a Firenze e dell’Harry’s Piccolo a Trieste.
“Sto tremando – ha detto Oldani, che è stato anche ambasciatore dell’Expo e cuoco del Villaggio Olimpico 2016 – non ho mai avuto questa sensazione del bello e del leggero. Sono felice per i ragazzi che mi accompagnano in questa avventura nata 17 anni fa con la cucina democratica. E sono orgoglioso per il riconoscimento sulla sostenibilità che per me spazia dalla tracciabilità del cibo all’aiuto ai pescatori e ai cacciatori, oltre che nella valorizzazione di materie prime stagionali. I giovani – ha sottolineato ancora Oldani – devono imparare ad amare questo mestiere. Il problema che rimane molto duro. Vogliamo impegnarci ora per avere grandi cuochi che non diventino schiavi nella vita con turni massacranti. La Francia sta facendo qualcosa in tal senso. Vorrei che anche da noi i ragazzi delle scuole pubbliche possano andare all’estero per fare esperienza e tornare poi in Italia con l’orgoglio di rientrare nel Paese della cultura gastronomica più legata al benessere”.