Storie di donne e di uomini che hanno incontrato la malattia, l’hanno combattuta con tutte le loro forze e con l’aiuto della scienza e hanno deciso di testimoniare che dal cancro si può guarire e vivere in pienezza.
Sono i volti e i corpi di queste persone il modo migliore per comunicare e diffondere la cultura della prevenzione delle malattie oncologiche, attraverso la mostra fotografica itinerante “Cuori Intatti”, realizzata da Fabrizio Villa con l’Andos Catania, promossa dall’assessorato regionale alla Salute e dall’azienda ospedaliera Cannizzaro di Catania.
La prima tappa dell’installazione che unisce cultura e salute il 14 giugno, al Museo diocesano di Catania, in via Etnea 8, alla presenza dell’assessore regionale per la Salute, Ruggero Razza, del sindaco di Catania, Salvo Pogliese, dell’assessore comunale alle Attività culturali, Barbara Mirabella, del direttore generale dell’azienda ospedaliera Cannizzaro, Salvatore Giuffrida, del direttore generale e del direttore sanitario dell’Asp Catania, Maurizio Lanza e Antonino Rapisarda, del direttore del dipartimento di Prevenzione dell’Asp Catania, Antonio Leonardi.
Attraverso le storie di Rachele, Giusy, Antonio, Claudia e tanti altri, è possibile scoprire che il cancro al seno può colpire anche gli uomini, che dopo la guarigione è possibile concepire un figlio, allattarlo con una sola mammella, vivere con speranza il proprio futuro. I diciotto scatti di Fabrizio Villa saranno esposti fino al 6 luglio, poi la mostra si sposterà in sedi museali delle altre grandi città dell’Isola