Una città dalle grandi opportunità.
“Catania ha la fortuna di avere gli impianti sportivi più belli del mondo”.
Quella che potrebbe sembrare una vera e propria provocazione è in realtà la frase pronunciata da Fabio Pagliara segretario generale della FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera) che racchiude una serie di idee innovative per poter salvare la nostra città dallo stato in cui si trova.
Lo stato di salute degli impianti sportivi pubblici della nostra città lo conosciamo bene e risulterebbe ripetitivo e ridondante ricordare quei luoghi abbandonati diventati simbolo dello scempio a cui ormai molti catanesi sono abituati.
La recentissima foto del PalaNesima abbandonato ha fatto il giro di tutte le testate giornalistiche ed è l’emblema di ciò che rimane della nostra “Catania a misura di sport”.
Una misura talmente “colma” che si fa fatica a respirare.
Eppure c’è chi crede ancora che Catania possa presto diventare la capitale dello sport.
La grande visione strategica di Fabio Pagliara parte da un concetto molto semplice:
“Bisogna trasformare la città in una sport City. Le spiagge, il mare, l’Etna, fanno si che Catania abbia una collocazione strutturale per essere uno dei posti dove si può fare sport all’aperto in tutti modi, ma da questo punto di vista ci vuole un passaggio culturale non indifferente”.
Un recente sondaggio proposto dalla FIDAL dimostra come questo possa avere un impatto positivo anche per la fruizione di parchi pubblici con più sicurezza, più manutenzione e più pulizia.
Per non parlare della percezione che i cittadini potrebbero avere nei confronti dell’Amministrazione comunale:
Il segretario Fabio Pagliara, durante l’intervista rilasciata a SudLook, esprime la propria opinione anche in merito alle gestione degli impianti sportivi pubblici:
“A Catania gli impianti ci sono, ma c’è un problema di gestione. Circa l’87% degli impianti in Italia vengono dati a gestioni esterne, federazioni, società. Per questo credo che questa sia la strada giusta e mi risulta che anche a Catania si sta lavorando in questo senso. Probabilmente bisognerebbe lavorare più velocemente“.
La strategia di Fabio Pagliara è ragionata e razionale.
Un doppio modulo per Catania: gestione privata degli impianti, una città a misura di sport con impianti a cielo aperto e parchi dotati di tutti i comfort.
“Lo sport moderno ha una diversa collocazione, le persone vogliono fare sport in maniera diversa, quotidiana, senza passare dalla struttura. Per questo le piazze, le spiagge devono diventare impianti a cielo aperto. Immagino quello che può diventare parco Gioeni con questa trasformazione, ma immagino anche le nostre spiagge”.
Per Catania c’è ancora speranza secondo Fabio Pagliara, basterebbe solo uno scatto di orgoglio.
Guarda l’intervista Video: