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Banco Alimentare Sicilia, il direttore Messina: “Stiamo affrontando questa emergenza, le richieste sono aumentate del 40% e cerchiamo volontari”


Dopo l’emergenza sanitaria è arrivata la crisi economica.
In prima linea in questi giorni difficili in Sicilia c’è il Banco Alimentare, la grande rete che tutto l’anno lavora per il recupero e la redistribuzione di cibo per le famiglie bisognose.

Una rete ben organizzata che in questi giorni sta dando un grande supporto alle “nuove“ famiglie bisognose, ma c’è ancora tanto lavoro da fare. Servono aiuti economici e volontari.


CRESCITA ESPONENZIALE DELLE FAMIGLIE BISOGNOSE_ «Stiamo tentando di fare tanto, ma vorremmo fare ancora di più», a parlare è il direttore del Banco Alimentare Sicilia Domenico Messina che ci racconta cosa sta accadendo in questi giorni:

«La percezione è che ci sia stato un incremento esponenziale. Esistono nuclei familiari che normalmente riescono, anche se con estrema difficoltà, a portare il pane a casa tutti i giorni, ma che e in questa situazione non sono più riusciti a fare il necessario che gli permetteva quella normale sussistenza».
Un numero che in Sicilia cresce molto di più rispetto a resto d’Italia:
«La mia percezione personale è che al momento ci troviamo davanti ad un’incremento del 40% e non sapremo ancora cosa succederà dopo. In questi giorni abbiamo ricevuto moltissime chiamate per questo abbiamo deciso di organizzarci diversamente creando un nuovo metodo di lavoro con una task force fatta dai più giovani.Stiamo creando nuove connessioni con i volontari dislocati nei vari comuni dell’isola».

ALLA RICERCA DI GIOVANI VOLONTARI- In questi giorni in cui ad essere maggiormente a rischio sono gli anziani e le persone con alcune patologie, il Banco Alimentare ha fatto una scelta pensando alla salute dei propri volontari:

«La rete dei volontari del Banco Alimentare è composta da molti over 65. Si tratta di pensionati che avevano un ruolo dirigenziale e che hanno deciso di dedicare il proprio tempo libero alla onlus. Sono loro che giornalmente si occupano della logistica e del magazzino. A seguito dell’emergenza sanitaria abbiamo però preferito lasciare a casa tutti coloro che avevano superato i 65 anni di età o qualcuno con qualche patologia, dobbiamo proteggerli. Ci siamo organizzati diversamente; in questo momento a stare in prima linea sono i giovani e per questo abbiamo creato un form online dove è possibile iscriversi per dare una mano».


SOLIDARIETÀ DELLE IMPRESE.

Un altro aspetto di questa emergenza è la grande solidarietà emersa in questi giorni anche da parte di aziende private.
«Collaboriamo tutto l’anno con aziende importanti. Sono loro a fornire il cibo non più vendibile o prossimo alla scadenza, ma in questi giorni abbiamo riscontrato un maggiore supporto con donazioni dirette afferma il direttore e continua_anche il mondo dell’agricoltura grazie all’assessore Edi Bandiera si è mosso per darci una mano. L’assessorato ha messo a disposizione gli uomini della Forestale per il trasporto di prodotti agricoli».

Una fase nuova per il Banco Alimentare che intensifica la propria attività dando un sostegno importante alla collettività e che nei prossimi mesi approfondirà alcuni temi con le Istituizioni. Il direttore conclude:
«Se il sistema sociale dovesse accusare un colpo importante cosi come sta accadendo sicuramente la nostra rete andrebbe potenziata. Questo diventerebbe un problema di lungo periodo da affrontare con le istituzioni. Noi intanto non ci fermiamo».

LA STORIA

-L’Associazione Banco Alimentare della Sicilia ONLUS è un ente no profit che opera dal 1998 sul territorio Siciliano.
Aderisce alla Rete Nazionale del Banco Alimentare, distribuendo gratuitamente cibo in 7 provincie Siciliane a 400 strutture caritative.
Distribuzione su 7 provincie: Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Ragusa, Siracusa.
Ogni anno vengono distribuiti in media gratuitamente circa 6.000 tonnellate di cibo, per un valore stimato di oltre 18 milioni di euro. Il totale degli assistiti è di oltre 120 mila.
Tutto questo è possibile grazie al lavoro di 9 dipendenti e 30 volontari, distribuiti su un magazzino centrale e due periferici, per un totale di 1.840 mq.

Per fare una donazione clicca qui.

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