CATANIA – Asa Onlus (Associazione Solidarietà Adozioni), in collaborazione con l’associazione Agevolando e GenitoriAmo, ha sostenuto il progetto di sostegno a vicinanza “Adotta una storia” assicurando così una borsa di studio per sostenere gli studi universitari di Katia, una care leaver cresciuta in una comunità educativa per minori in provincia di Bari. Una raccolta fondi a cui hanno risposto generosamente, come sempre, numerose famiglie che condividono con Asa progetti e sogni.
Asa, che ha sede legale a Catania ed è presente su tutto il territorio nazionale, nel 2020 ha avviato una raccolta fondi, tramite la vendita di un calendario: un appuntamento ormai diventato fisso per l’associazione che si occupa di adozioni internazionale e che porta avanti progetti di Sostegno a Vicinanza (Sav) su tutto il territorio nazionale a favore di minorfamiglie in difficoltà.
Marina Ortini, insieme a Alessandro Mancarella e Giada Rizzi, referenti della sede di Agevolando a Taranto, grazie alla collaborazione con la cooperativa Zorba di Terlizzi (in provincia di Bari) hanno deciso di destinare il ricavato della raccolta fondi Asa al sogno di Katia: iscriversi all’Università per diventare un giorno educatrice.
Nicla Gadaleta coordina da alcuni anni la comunità educativa per minori Zorba a Terlizzi, in provincia di Bari, dove Katia, poco più che maggiorenne, ha trascorso gli ultimi 7 anni della sua vita. Dopo la maturità al Liceo delle Scienze Umane, con un eccellente risultato e una tesina dedicata proprio al tema della famiglia e dell’adozione, Katia si è iscritta all’Università a Lecce e nei prossimi giorni lascerà la comunità per trasferirsi nella città che ha scelto per i suoi studi. Nel suo percorso potrà contare su un sostegno erogato attraverso la borsa di studio.
“È davvero bello che persone che non mi conoscevano abbiano scelto di investire su di me con questo gesto”, afferma Katia. “In questi anni la comunità per me è stata una seconda possibilità, di cui tutti dovrebbero avere diritto. Spesso per noi ragazzi riconoscere che la nostra famiglia di origine ha dei problemi è molto difficile. Ma quando riesci ad accettarlo puoi davvero iniziare una seconda vita, con l’aiuto di educatori e educatrici che diventano come una nuova famiglia. Ora sto bene – conclude Katia – e voglio progettare il mio futuro”. “Sono felice che Katia intraprenda questo percorso di studi, sono sicura che Katia riuscirà a raggiungere grandi obiettivi e a realizzare i suoi sogni”afferma l’educatrice Nicla.
Per Maria Virgillito, presidente Asa Onlus, “da sempre Asa è impegnata a garantire il diritto di una famiglia ad ogni bambino, da qualsiasi parte del mondo arrivi. Credo che sia fondamentale sostenere similmente il diritto allo studio, per supportare così la formazione di tutti quei giovani che si trovano in difficoltà. Non c’è futuro senza conoscenza: studiare, per giovani ragazze come Katia, consentirà loro non solo di raggiungere un’indipendenza, ma anche di potersi realizzare da un punto di vista professionale ed ancor prima personale. Questa per noi è la vittoria più grande e storie come quella di Katia ci spronano a fare sempre di più con i nostri progetti di Sostegno a Vicinanza”.
Grande soddisfazione per il presidente di Agevolando,Federico Zullo: “Per noi poter offrire ai ragazzi e alle ragazze cresciuti ‘fuori famiglia’ la possibilità di autodeterminarsi e scegliere come costruire il loro futuro è molto importante. Spesso a causa delle loro storie di vita difficili o per l’assenza di un sostegno, rinunciano ad iscriversi all’Università e a realizzare i loro sogni. Per questo – conclude il presidente Zullo – poter contare sull’aiuto di realtà come Asa e realizzare progetti come questo per noi è così importante, perché ci aiuta offrire un sostegno concreto a ragazzi e ragazze meritevoli”.
Patrizia Salentino, assistente sociale, è stata il primo anello di congiunzione tra l’associazione Asa e Agevolando: “Il mio desiderio più profondo è quello di moltiplicare queste esperienze positive, ponendoci come adulti di riferimento che accompagnano i ragazzi e le ragazze nel percorso verso l’autonomia”. D’accordo con lei Loredana Chielli, psicologa e psicoterapeuta, punto di riferimento di Asa Taranto: “Da anni mi occupo di adozioni internazionali e credo che partire dalle proprie esperienze personali e professionali sia importante per costruire percorsi sempre più efficaci e rispondenti ai bisogni di questi giovani. Da soli non si può fare nulla, serve un lavoro di squadra”.