Molti pensano si tratti solo di un condimento, pochi sanno che ogni olio ha le sue caratteristiche e qualità organolettiche, il suo è un ruolo importante, un ingrediente con un compito fondamentale che partecipa al piatto.
Così mentre le multinazionali inondano di pessimi oli il mercato e molti consumatori sono spinti a cercare l’affare negli scaffali, c’è chi riesce a puntare i riflettori sulla qualità degli oli siciliani.
Una realtà importante quella della nostra isola con numeri rilevanti che piazzano la Sicilia al terzo posto (dopo Puglia e Calabria) nella produzione di olio.
Tra il 2018 e il 2019 sono state prodotte 17mila tonnellate.
La Sicilia ancora una volta è protagonista grazie al Sirena d’Oro, l’annuale concorso dedicato agli oli extravergine di oliva Dop, Igp e Bio, in programma a Sorrento dal 29 al 31 marzo che fa tappa a Catania.
Un momento molto importante per produttori ed esperti del settore anche grazie all’istituzione di un premio “Speciale Sicilia”.
Proprio in questi giorni presso la Camera di Commercio di Catania, si svolgeranno le selezioni per decretare il migliore olio siciliano- tra i 40 partecipanti.
Gli oli in concorso saranno sottoposti ad analisi sensoriale da parte di un panel di assaggio, che li valuterà e classificherà secondo i metodi del Coi, il Consiglio oleicolo internazionale e dell’Unione Europea.
Un’occasione per fare anche il punto sulle produzioni, per capire quali sono le difficoltà e le esigenze per migliorare un settore che dopo quello del vino, merita maggiore attenzione.
“Vogliamo sollevare le sorti di questo comparto. Prima di tutto con la tutela delle nostre produzioni, attraverso i controlli e poi accogliendo e accompagnando le aziende nel giusto percorso di valorizzazione” l’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera, spiega i prossimi passi della Regione.
Tra i progetti del futuro anche quello di istituire dei bandi a misura delle piccole aziende con un massimale più basso rispetto al passato che possa rispondere alle reali esigenze del tessuto produttivo siciliano e che consenta l’accesso ad un numero maggiore di aziende beneficiarie.
A dare il benvenuto ai partecipanti è stato il presidente del Consiglio comunale di Catania Giuseppe Castiglione, poi subito la parola all’assessore comunale alle attività produttive Ludovico Balsamo
che ha affrontato il tema dell’incremento dei prodotti di qualità, puntando sulla filiera corta e sui Mercatini Bio a KM0.
Lungo l’intervento di Giosuè Catania-Presidente del consorzio di tutela dell’olio Extravergine d’oliva Dop Monte Etna- che ha ringraziato le amministrazioni comunali di Catania e di Sorrento (ed in particolare il vicesindaco Maria Teresa De Angelis presente alla conferenza stampa) puntando i riflettori sulla qualità del prodotto, sul patrimonio territoriale e sul futuro della Sicilia dopo il salto di qualità delineato per l’olio Vulcano Etna.
A partire dal 17 gennaio del 2019 infatti, il DOP Monte Etna ha un nuovo disciplinare di produzione che prevede oltre la modifica di alcuni parametri chimico/fisici, anche l’ampliamento del territorio con L’inclusione della zona Est del Vulcano Etna.
A porre l’attenzione sul tema dell’Agricoltura e dell’internazionalizzazione dei prodotti siciliani è stato il presidente della Camera di Commercio Sicilia Sud Est Pietro Agen:
“Siamo convinti che la Sicilia debba puntare sull’agricoltura, piccola trasformazione e Turismo. C’è un grande percorso da fare. Come Camera di Commercio abbiamo in programma un’iniziativa che prevede l’apertura, in giro per l’Europa, di negozi che avranno un marchio preciso che farà riferimento ai nostri territori”.
A chiudere la conferenza stampa è stato il presidente del comitato tecnico del premio Sirena d’Oro Tullio Esposito.