Un record di entusiasmo per la prima edizione del Catania Off Fringe

Shuma

Cala il sipario sulla prima edizione del Catania Off Fringe Festival che ha chiuso i battenti in un’atmosfera di grande festa, tra abbracci, sorrisi e lacrime al Mono, quartier generale della rassegna, alla presenza delle compagnie, pubblico e strutture aderenti che hanno ballato sulle note della musica di Francois & le Coccinelle.

Francesca Vitale, direttore artistico della kermesse e Renato Lombardo, direttore organizzativo, dopo un anno intenso di preparazione e progettazioni partite, ricordiamo, da Milano Off con la quarta edizione, per poi approdare a Catania per il grande debutto, hanno brindato al successo con i veri interpreti di questa edizione: attori, registi, musicisti italiani e stranieri delle compagnie circuitati nelle sale teatrali del Festival.

Tutto questo grazie anche ai frequenti viaggi di Francesca e Renato tra i più noti Festival Fringe del mondo (Edimburgo, Avignone, Orlando, Adelaide), per studiarne le strategie e capire come importare un modello simile in Italia.

Dal primo ottobre in città si è respirata un’aria nuova, vivace e attraente allo stesso tempo, con 54 spettacoli, 229 repliche in undici diversi spazi performativi, oltre a 65 incontri gratuiti tra focus tematici, presentazione di libri, workshop, musica, per un totale di oltre 300 eventi. 

Un momento di condivisione e di incontro prezioso che ha permesso di creare sinergie che cambiano dentro, grazie ad un teatro che non vuole altro che raccontare sé stesso senza pretendere.

“La cosa che mi dà più gioia in questo festival – ha commentato Francesca Vitale – è quella di aver verificato che i catanesi sono pronti ad assumere uno spirito “fringe”. Ho visto tantissime persone del posto e anche stranieri, alcuni solo di passaggio, essere incuriositi da questa formula di spettacolo. Li ho visti entrare in teatro, incontrare amici e mettersi d’accordo sullo spettacolo successivo da vedere. Lo spirito del resto è questo: avere voglia di fare una piacevole indigestione di spettacoli in maniera festosa e comunitaria. Sono estremamente felice che tutti si siano messi in circolo, dagli operatori del settore, alla stampa fino al pubblico del territorio. Credo che il bilancio sia assolutamente positivo”.

Grande novità del Fringe Off Catania è stata la rete, la condivisione che si è creata tra i vari spazi performativi, istituzionali e non: CUT – Centro Universitario Teatrale, Sala Futura, Piccolo Teatro della Città, Teatro Vitaliano Brancati, Teatro del Canovaccio, Zō Centro Culture Contemporanee (Sala Grigia e Sala Verde),OPEN – Creative Work Space, Sala De Curtis, Palazzo della Cultura (Sala TSC e Sala Auditorium) e Teatro Sala De Curtis.

Circa 3000 gli spettatori, tra giovani, persone adulte, famiglie, studenti universitari, operatori culturali e giornalisti che hanno invaso i teatri, decretando il successo del Catania Off Fringe Festival, che già guarda alla seconda edizione del 2023. 

“Il successo della manifestazione è indubbio – ha sottolineato Renato Lombardo –  non solo per la partecipazione del pubblico ma anche perché ha funzionato il sistema di rete della città, tra istituzioni e privati che sono entrati nel gioco del Fringe. Insieme abbiamo costruito questa rete non solo professionale che tende all’internazionale ma anche di marketing territoriale, che sarà un costrutto economico e sociale per la città sia per aumentare il FIL, felicità interna lorda come sono solito definirla, che il Pil, prodotto interno lordo, portando turismo da una parte e dall’altra innovazione per la tipologia degli spettacoli indipendenti”.

I premi internazionali per le compagnie partecipanti sono del Praga Fringe Festival, dello Stokholm Fringe Festival (STOFF), del Gothemburg Fringe Festival, dell’Associazione Civil Disobedience per la partecipazione al festival di Edimburgo e del Festival Off Avignon.

Ma anche premi nazionali: la Rassegna Palco Off che inserirà alcuni spettacoli nel calendario 2023/2024, Zo Centro Culture Contemporanee ed il Piccolo Teatro della Città che ospiteranno uno spettacolo per la stagione in corso, e poi il Premio F.I.L., premio in danaro per lo spettacolo che sarà selezionato dalla giuria studenti, e infine si è aggiunto in corsa il premio della rassegna Comix per la partecipazione di uno spettacolo al prossimo calendario.

Questa edizione è stata interamente dedicata ad un caro amico del Festival e di Francesca Vitale, venuto a mancare improvvisamente, il regista e partner del Festival Achim Wieland, operatore culturale di prestigio e già direttore artistico del Fringe Festival di Cipro. Innamorato della nostra terra, aveva dimostrato grande entusiasmo per tutte le compagnie coinvolte nel Festival.

Il Festival ha annoverato un prezioso staff di collaboratori e volontari che ha creduto nel progetto ed è stato conquistato dall’idea di seguire un panorama di teatro indipendente così vasto.

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Sudlook

La redazione è composta da giornalisti e giovani creativi.

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