Tutti pazzi per un invito su Clubhouse

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In questi giorni non si parla d’altro.
AAA cercasi disperatamente invito su ClubHouse, il nuovo social network orizzontale “solo audio” che permette di creare stanze in cui discutere a voce dei propri argomenti preferiti.

Un social a metà tra la radio (senza musica, né pause) e un podcast (in diretta) dove a parlare però sono tutti.
Chi vuole parlare può infatti alzare la mano con la possibilità di “salire sul palco” per dire la propria opinione o fare una domanda.
Un social dove è protagonista la voce, dove servono contenuti e capacità dialettiche, dove non ci sono filtri né post produzioni, ma pareri diretti e reali.
Un social dove è necessario “essere” e non “apparire” dove ad andare avanti sono le opinioni.

Così è possibile imbattersi in una room moderata da Biagio Antonacci per sentire il racconto di un “ricordo della domenica” da parte di “Salvo da Catania” o sentire speaker radiofonici e giornalisti scambiare opinioni sul futuro della politica italiana con una rassegna stampa “fuori dalla bolla” o ancora ascoltare discussioni interessanti sul cibo salutare, l’economia circolare, la sostenibilità o il revenge porn.

Qui è possibile sbloccare i ricordi più belli e parlare della granita del Bam Bar di Taormina con “Saretto” in persona a fare da moderatore.
Un social che piace da una parte e che crea a volte dipendenza dall’altra dove a qualsiasi ora del giorno e della notte ci sarà un dibattito interessante che ti stai perdendo.

ClubHouse non è per tutti, almeno per il momento, visto che è disponibile solo per iOs e che a potersi iscrivere è solo chi riceve un invito o chi, dopo essersi messo in lista d’attesa, viene “invitato” da qualcuno già all’interno.  
Mentre si cerca di capire il risvolto di questo nuovo media soprattutto il ritorno dell’investimento da parte dei creatori della piattaforma, si valuta anche il possibile ingresso di brand e aziende di settore all’interno del social. Resta il fatto che al momento stare su ClubHouse è davvero entusiasmante.

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Sudlook

La redazione è composta da giornalisti e giovani creativi.

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