Si è conclusa con grande successo la prima edizione di “Strano in Expo”, l’evento fieristico dedicato al mondo delle forniture elettriche, illuminotecnica, sicurezza, domotica, robotica ed energie rinnovabili, che dal 15 al 17 aprile ha registrato oltre 10.000 presenze nei padiglioni di SiciliaFiera.
Un format pensato per coniugare tecnologia, innovazione, cultura progettuale e responsabilità sociale, con oltre 130 espositori e una partecipazione trasversale di professionisti, imprese, architetti, progettisti, docenti universitari e studenti.
Un appuntamento che ha saputo dare visibilità concreta al concetto di innovazione sostenibile nel Sud Italia, coinvolgendo attivamente il territorio. A inaugurare l’iniziativa è stata Manuela Arcuri, madrina dell’evento, accolta dai fratelli Roberto, Giorgio e Dario Strano, che insieme hanno tagliato il nastro in occasione degli 80 anni dell’azienda.

«Sono felice di essere stata accanto alla famiglia Strano, simbolo di eccellenza e visione imprenditoriale», ha affermato l’attrice «Questa realtà è profondamente legata al territorio, ma allo stesso tempo pronta a diventare un punto di riferimento per accogliere nuove tecnologie e supportare concretamente i professionisti del settore. È stato davvero significativo vedere come questo evento abbia dato spazio anche alla solidarietà, attraverso due importanti gesti di sostegno al territorio e a chi ne ha più bisogno. Questi momenti dimostrano quanto l’impegno sociale possa andare di pari passo con l’innovazione», ha dichiarato Manuela Arcuri.
“Strano in Expo” ha messo al centro robotica, automazione, intelligenza artificiale, illuminazione tecnica e smart cities, senza dimenticare il ruolo cruciale dei giovani e del mondo universitario. Grande partecipazione per i focus formativi e i workshop dedicati alla progettazione sostenibile, alle energie rinnovabili e all’evoluzione strategica della domotica.
«Siamo fieri di questo importante risultato e di aver creato un’occasione d’incontro tra innovazione e persone», ha dichiarato Roberto Strano, amministratore delegato. «Oltre alla tecnologia, abbiamo voluto dare spazio a ciò che per noi conta davvero: la cultura del progetto, la formazione, l’attenzione al mondo del lavoro, il supporto al territorio».

«La nostra azienda oggi conta oltre 350 dipendenti e guarda al futuro con investimenti mirati nel mondo della ricerca e dell’università», ha aggiunto Giorgio Strano, amministratore delegato. «Stiamo costruendo un ponte tra impresa e nuove generazioni, per offrire opportunità concrete ai laureati in ingegneria e ai tecnici specializzati».
Responsabilità sociale e impegno per il territorio
«Non può esistere innovazione senza responsabilità sociale», ha concluso Dario Strano, presidente del Consiglio di Amministrazione. «Strano in Expo è anche questo: un’occasione per restituire valore alla nostra comunità. Le imprese hanno il dovere di essere presenti, vicine, partecipi». Tra i momenti più significativi della fiera, le due grandi iniziative solidali che hanno espresso in modo concreto il legame dell’azienda con il territorio.
La prima è stata la partecipazione all’iniziativa “Pasqua è Serenità”, promossa dal Banco Alimentare della Sicilia, alla quale Strano in Expo ha aderito devolvendo l’1×1000 del fatturato generato durante le tre giornate dell’evento. Grazie alla generosità dei partecipanti e all’impegno dell’azienda, sono stati raccolti 10.000 euro, destinati a sostenere famiglie in difficoltà in tutto il territorio siciliano.
La seconda ha riguardato la donazione di un impianto di videosorveglianza e sicurezza alla a CaSA21 di Picanello (CT), sede dell’associazione Vita21, che accoglie famiglie con ragazzi affetti dalla sindrome di Down. La struttura era stata colpita da un furto e da atti vandalici proprio nei giorni precedenti alla manifestazione. «Vedere la risposta del territorio è stato emozionante», ha commentato Dario Strano. «Proteggere chi si impegna per l’inclusione significa proteggere il futuro stesso della nostra comunità». Ampio spazio è stato dedicato anche al mondo dell’architettura, del lighting design e della progettazione urbana, con incontri, masterclass e panel tecnici riservati a architetti, ingegneri e professionisti del progetto.
L’intervento del Professore Palladino
Protagonista indiscusso della sezione “Luce e Progetto” è stato l’Ing. Pietro Palladino, esperto di riferimento a livello internazionale per l’illuminazione sostenibile e docente al Politecnico di Milano, che ha tenuto una lezione magistrale sulla qualità della luce e la sua integrazione negli spazi urbani.
«Il LED è solo l’inizio. La vera sfida oggi è la progettazione consapevole della luce. Non basta l’efficienza: servono cultura tecnica, sensibilità percettiva e attenzione alla qualità. Nei contesti vincolati e storici, la luce deve raccontare lo spazio con rispetto e intelligenza», ha dichiarato Palladino durante il talk.
A seguire, grande interesse per il panel dedicato ai nuovi scenari delle smart cities e alle applicazioni delle tecnologie IoT nella pianificazione urbana, con la partecipazione di lighting designer, urbanisti e aziende leader del settore.
Grande interesse per le aree dedicate a Strano Robotics, Strano H2O, Light Division e impianti termoidraulici, con dimostrazioni dal vivo, moduli formativi, esposizioni immersive e focus sulle nuove soluzioni per smart cities.