La sfida culturale di due piccole grandi libraie ai tempi dei social

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Amano definirsi libraie, una parola dal sapore un po’ vintage, che sottolinea l’aspetto analogico e cartaceo della loro professione, ma Angelica e Maria Carmela sono due ragazze, due giovani sorelle, che circa 6 anni fa hanno intrapreso, con la forte complicità che le contraddistingue, l’avventura di aprire una piccola libreria indipendente nel cuore di Catania ai tempi di Amazon, delle grandi catene e della lettura sul Kindle.
Una scelta in controtendenza, ma che nel tempo ha premiato le due ragazze che sono diventate un prezioso punto di riferimento culturale per la città.
L’estate è la stagione delle ferie, del tempo ritrovato: in spiaggia, sull’amaca o sotto il condizionatore di casa, chiediamo alla libraia “grande” Maria Carmela e alla libraia “piccola” Angelica, un consiglio per una lettura appassionante da gustare o da divorare avidamente.


Maria Carmela suggerisce “L’estate che sciolse ogni cosa” di Tiffany McDaniel, Edizioni Atlantide. Un romanzo d’esordio definito gotico, una storia seducente e misteriosa, in cui il bene e il male si inseguono, in un racconto struggente e tanto reale da farti sentire dentro la storia.
Per Angelica il libro da non perdere in queste vacanze 2017 è “L’inconfondibile tristezza della torta al limone” di Aimée Bender, edito da Minimum Fax. A metà tra la fiaba e il realismo psicologico, la storia indaga i labirinti interiori delle persone che circondano la protagonista e scava nella quotidianità familiare, scardinando le apparenze.
Ma torniamo al punto di partenza. Com’è fare le libraie ai tempi del web e dei social?
“Abbiamo scelto di non avere un sito web” risponde Maria Carmela, che si occupa dell’ufficio stampa e della comunicazione della libreria “Vicolo Stretto” gestita in sintonia ed empatia con la sorella Angelica “E di riversare sui social gli eventi, gli spunti, e le riflessioni che facciamo in modo spontaneo e dinamico, in alternativa ad un vero e sito, con il quale avremmo corso il rischio di essere troppo statiche”.
“Prima di essere libraie siamo lettrici” puntualizza Angelica “che utilizzano i social in modo naturale, da lettrici, per consigliare i libri ad altri lettori, poi magari subentra anche la nostra parte libraia, ma la condivisione e lo scambio è reciproco” e continua “succede infatti che alcuni lettori ci influenzino più della critica, in una condivisione che è un flusso continuo”.


Le libraie ci raccontano di tanti progetti, dell’intenzione di rendere sempre più la libreria un luogo di incontro e di eventi, rafforzandone l’aspetto civico-culturale, anche se “L’educazione alla lettura non può essere lasciata soltanto in mano ai privati, alle librerie” sostiene Maria Carmela “bisogna che in città vi siano anche altri riferimenti di matrice pubblica, come le scuole, le biblioteche, perché la libreria privata va incontro a tante dinamiche che mutano continuamente”.


“Fra i prossimi eventi immediati ci sarà l’incontro periodico con il nostro gruppo di lettura, un gruppo spontaneo e libero, aperto a tutti, che ama la chiacchiera costruttiva” racconta Angelica “parleremo, in una sorta di viaggio ideale, di un saggio e di un romanzo di narrazione dedicato al Messico, un paese del quale non si conosce mai tutto, nel tentativo di guardare a quel che succede oltre il nostro paese, oltre il nostro sguardo”


L’appuntamento con il gruppo di lettura è a Settembre, nel frattempo le libraie sono ancora in libreria per consigliarvi una nuova storia, una nuova avventura di carta da vivere senza mai muoversi dal divano.

 

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Valeria Lopis

Mamma ai tempi di whatsapp, sommelier e winelover appassionata, lettrice seriale, 100% made in Catania ma con tanta voglia di importare usi e costumi nord europei, a cominciare dal loro design, così dopo una bella laurea in scienze politiche e tante collaborazioni nel mondo della comunicazione, inizia il suo lavoro nel mondo del design come arredatrice d'interni presso un prestigioso show room catanese. Social quanto basta, orgogliosa proprietaria di un vespone dell'82, a bordo del quale il mondo è sempre un posto bellissimo, capta pensieri ed energie, come tutte le donne è geneticamente predisposta a fare circa 10 cose contemporaneamente, ogni giorno è un nuovo giorno ma la domenica è sempre troppo breve!

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