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La pista Altomontana, il percorso per circumnavigare l’Etna

Etna, Colata lavica del 1981. Foto Francesco Chittari

Percorrere tutta la pista Altomontana diventa l’occasione per ammirare il continuo alternarsi di colate laviche e boschi in cui oltre a variare altitudine ed esposizioni, cambia visibilmente la vegetazione

Avete mai pensato di circumnavigare l’Etna a piedi o in bici? Percorrendo la pista Altomontana è possibile! Basta partire dal Rifugio Brunek sulla Mareneve di Linguaglossa e arrivare dopo quasi 40 chilometri nei pressi di Serra La Nave (Ragalna), passando per le zone di competenza del comune di Castiglione, Randazzo, Bronte, Maletto e Biancavilla. L’unico tratto dell’Etna escluso dalla pista è la valle del Bove. 

Ad attendervi oltre che poco più di settecento metri di dislivello (il punto più basso del percorso è a circa 1300 metri) un’alternanza di paesaggi, grotte, vegetazione, flora e fauna custodite nella nostra Etna. Colate laviche centenarie si alternano alle più recenti.

Se è stato necessario rinunciare a qualcosa per il Covid, i viaggi sono rientrati nella lista. In molti hanno sfruttato questi limiti di spostamenti per trasformarli nell’occasione per scoprire i tesori nostrani.
In Sicilia ne abbiamo davvero tanti, e l’Etna è sicuramente uno dei più prestigiosi.

Percorrere i sentieri dell’Etna, arrostire su una brace di legna tagliata in loco e pernottare nei rifugi, sono alcune delle attività da poter fare. Potrebbe essere – oltre che un’esperienza di grande fascino – un’occasione per rigenerarsi e disintossicarsi dalla quotidianità e dalla vita mondana.

Etna vista dalla Pista Altomontana. Foto Francesco Chittari

Una giusta educazione alla montagna insegna a “lasciare il posto migliore di come si sia trovato”, a non urlare nei sentieri, a salutare con il sorriso quando si incontrano le persone, a rimpiazzare la legna usata per il fuoco, a tenere pulito e se necessario raccogliere i rifiuti di qualche incivile. Tutto questo perché la natura è prima di tutto un bene prezioso che il buon Dio ha ci ha donato ed è compito di tutti preservarla e curarla.

Percorrere tutta la pista Altomontana diventa l’occasione per ammirare il continuo alternarsi di colate laviche e boschi in cui oltre a variare altitudine ed esposizioni, cambia visibilmente la vegetazione. Così come a mutare – cambiando punto di osservazione – sono i profili dell’Etna. Bella e affascinante sempre, mostra la sua forza distruttrice e la potenza rigeneratrice.

È sempre consigliabile affrontare la montagna – oltre che con il dovuto rispetto – con il giusto equipaggiamento e con delle persone di esperienza. Non avventuratevi! È importante avere la giusta attrezzatura e non partire da sprovveduti: nei rifugi non troverete acqua potabile, il tempo in montagna cambia repentinamente e senza la giusta esperienza potreste sottovalutare delle situazioni che possono rivelarsi dei pericoli.

Rifugio Monte Spagnolo

È possibile spezzare il percorso in più giorni – dormendo in uno dei tanti rifugi – o usufruirne per le pause lunghe da dedicare ai pasti.
Portate una macchina fotografica, ma soprattutto immortalate nei vostri ricordi il fascino e la bellezza della natura oltre che i momenti di condivisione con i vostri amici.

Se la natura è generosa – e lo è – vi donerà tramonti mozzafiato, eruzioni, lune affascinanti, incontri con animali e davvero tanta bellezza. A voi il piacere e la scelte di goderne. In sicurezza.

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