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La forza dello sport in alta quota

L’amore per lo sport non ha limiti, non ha confini e non ha stagioni.
Così, in piena estate, mentre gli altri adolescenti erano al mare, Daria, Isabella, Noemi, Beatrice e Tea erano a fare stage e allenamenti intensivi in ghiaccio.

Stelvio, Deux Alpes, Hintertux le mete prescelte per allenarsi ed accrescere la tecnica.

Questa storia di 5 ragazze catanesi con la passione per lo sci.
Isabella e Beatrice fanno parte dello Sci Club Etna, Noemi e Daria di Magma Ski Team e Tea del Vulcano Ski Race.

Le incontriamo a Piano Provenzana dove tra una cioccolata e uno snack proteico ci raccontano la loro vita, i segreti della montagna, le loro paure, le rinunce e le emozioni. 

A renderle felici da quando sono bambine ci pensa questo sport, una bella sinergia di gruppo e dei grandi alleati: i loro genitori. 

“Siamo siciliane, ma abbiamo questo sport nel sangue.” A parlare è Daria Basile 14 anni, con un papà che lavora sul campo: “Mio padre è una Guida alpina, sono cresciuta frequentando questi luoghi sin da bambina, mi piace questo sport a contatto con la natura”. Conciliare studio e sport per Daria non sembra essere un problema. 
La Scuola che ha scelto prevede un piano specifico per i giovani atleti.
 “Frequento il Liceo Scientifico a Mascalucia, li è possibile compilare un modulo, programmare i compiti e le interrogazioni. I miei professori sono molto comprensivi, so di essere molto fortunata perchè non è sempre cosi- ci confida – il nostro non è uno sport comune ci sono sacrifici per noi, per gli allenatori e per i genitori”. 

E sono i genitori, i protagonisti della nostra chicchierata. 
Quelli che ogni domenica mattina si svegliano all’alba, preparano il pranzo a sacco e accompagnao le loro ragazze agli allenamenti. Alcuni di loro ne approfittano per sciare, altri non lo hanno mai fatto e li riconosci subito.Sono seduti al bar con un buon libro, una cioccolata e tanta, tanta pazienza. 

“Ho comnciato a sciare da piccola con mio padre e mio nonno. Mano nella mano con loro ho imparato tante cose. Amo la montagna, è la mia maestra di vita. Qui ho imparato ad attutire i colpi, a ricominciare”.
 A parlare è Isabella Paratore 15 anni, studentessa del Liceo Classico Spedalieri di Catania. Con Isabella affrontiamo tanti temi, uno di questi è proprio la Scuola. 
Conciliare studio e sport agonistico non è sempre facile: 
“Alcuni professori a volte hanno dei pregiudizi nei nostri confronti. Io studio greco e latino  e rincuncio spesso alle uscite con gli amici il sabato sera per studiare”.

“E’ complicato stare al passo con la scuola” dice Beatrice Bonaccorso 15 anni: “frequento il Liceo Scintifico Galileo Galieli e ho sceto un programma di potenziamento, non è una cosa semplice, ma per nulla al mondo rinuncerei all’adrenalina che mi dona lo sport”.

A smorzare i toni ci pensa invece Noemi Drago 14 anni, una vita trascorsa sugli sci (ha iniziato a 3 anni) e una scuola che le consente di praticare tanti tipi di sport: 
“Frequento il Liceo Scientifico sportivo di Acireale. Facciamo sei ore di motoria a settimana e mi considero molto fortunata. 

Anche Noemi parla dei genitori  e di questa passione trasmessa. 
Sorridendo ci dice: “I nostri genitori hanno quasi tutti i legamenti crociati rotti. E’ una cosa normale, la prendiamo con filosofia”. 

Ad unire queste giovani atlete piene di energia è una grande amicizia. Sarà forse per questo che prima di chiudere l’intervista ci parlano di Tea Costanzo 14 anni, studentessa del Liceo Lombardo Radice. Anche lei e si allena  sempre insieme a loro. E questa è una bella magia.

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