Curiosità, amore per la scrittura, passione per il Teatro e per l’antico Egitto.
Sono questi gli ingredienti dell’unico dramma egizio nella storia fino ad oggi conosciuto.
A scriverlo è stato un catanese e la presentazione al pubblico è prevista per martedì 16 maggio al Teatro Sangiorgi di Catania.
Un appuntamento aperto a tutta la città dove si parlerà di Egitto, di cultura e di progetti belli per il futuro.
Noi di Sud Look, abbiamo raggiunto telefonicamente l’autore Francesco Santocono, proprio durante uno dei suoi viaggi in giro per l’Italia a presentare insieme all’archeologo egiziano Zahi Hawass, la sua opera.
La tappa di oggi è Benevento e mentre scriviamo il professor Hawass riceve il “Fortunato d’Oro”, il riconoscimento istituito dall’Università degli Studi Giustino Fortunato assegnato ad esponenti del mondo della cultura, che operano in diversi campi sociali e che con la loro azione contribuiscono allo sviluppo e alla crescita culturale.
E’ stato il grande archeologo egiziano a parlare del “primo dramma egizio conosciuto” ed oggi Francesco Santocono ha raccontato dinanzi ad una grande platea cosa c’è dietro “il Loto e il Papiro” che prende il nome proprio dai due fiori rappresentativi del nord e del sud dell’Egitto.
“Tutto nasce da un’emozione-racconta a Sud Look- da un viaggio e da un volto all’interno del museo del Cairo, quello del Re Sequenenra, con un grande squarcio in testa.Tutto si lega e si mescola con il faraone assassinato per tradimento nella guerra di liberazione contro gli Hyksos”.
L’antica civiltà egizia e la storia raccontata da Francesco Santocono esercita un grande fascino.
E’ tutto pronto per il primo dramma egizio che verrà presentato alla città e noi di Sud Look non lo perderemo.
A martedì.
Descrizione –Dopo anni di preparazione segreta, l’esercito di Tebe è ormai pronto alla battaglia e si accinge a liberare il nord dell’Egitto, da due secoli ormai dominio incontrastato del popolo invasore Hyksos. Divenuto padre per la seconda volta, il Re Sequenenra studia il piano di guerra con il suo amato compagno d’infanzia e primo ministro Sethnakt, ma nulla sospetta della sua infedeltà. Convinto dal Visir a invocare gli auspici del dio di Elefantina, il giovane sovrano si dirige sull’isola del vasaio Khnum privo di scorta, dove incontrerà la morte in un terribile agguato. Per nulla esaltato dalla notizia dell’assassinio del Faraone, il crudele Re di Avaris, Apofi, ordina al traditore anche l’uccisione dell’ultima minaccia egizia: la regina Ahhaotep. L’inganno però viene presto scoperto e l’orgoglio della corte tebana troverà nuova linfa per cominciare la guerra di liberazione.