Sotto il sole caldo di Taormina, alla presenza di molti turisti venuti in vacanza in Sicilia, il Dalai Lama parla della forte crisi emotiva dei popoli moderni,dell’accoglienza dei migranti e del buon esempio dato dalla Sicilia,del terrorismo che non è “mai” religioso:
“Chi è religioso non può essere un terrorista- afferma- Smetti di essere un musulmano o un buddista, nel momento stesso in cui diventi un terrorista, non esistono i terroristi musulmani esistono i terroristi e basta. Un Dio, qualsiasi esso sia, qualsiasi nome abbia non può accettare la violenza“.
Il Dalai Lama al Teatro Antico di Taormina riceve l’onorificenza di “testimone e solidarietà nel mondo “della città metropolitana di Messina, lanciando dei messaggi all’Italia.
Ad accoglierlo il sindaco della città di Messina Renato Accorinti e il sindaco della città di Taormina Eligio Giardina. I saluti della Regione li ha portati invece l’assessore allo sport, Turismo e Spettacolo Anthony Barbagallo.
Dal palco adibito per l’occasione con un tendone bianco, la guida spirituale afferma:
“Bisogna rispettare tutte le religioni perché tutte hanno lo stesso scopo che è quello di far si che l’individuo sviluppi delle qualità interiori come l’amore, la compassione, la tolleranza“.
I grandi della terra, sono sempre più concentrati su emozioni negative, alimentati dall’odio, dalla paura e dal sospetto. E nonostante il mondo vada avanti e sia all’avanguardia, forse, probabilmente, bisognerebbe tornare indietro e semplificare.
Tornare ai valori e ai principi basilari del rispetto, della comprensione.
Perché a niente può servire la tecnologia se allontana e distrugge.
Cosi la guida spirituale del Tibet e Premio Nobel per la Pace lancia un messaggio semplice:
“Benché ci sia cosi tanto sviluppo materialistico nel mondo moderno, in realtà c’è una grandissima crisi emotiva nel mondo intero e questa crisi emotiva si riflette soprattutto in quelli che sono i leader del mondo. Il mio primo impegno è quello di promuovere l’unità della razza umana a livello sociale in realtà è il mondo stesso ci sta dicendo che siamo uno”.
Lo dice il mondo che siamo tutti uguali. Ed è per questo che parla del riscaldamento globale, che non fa differenze di razze o religioni e che riguarda tutti noi, parla dell’economia globale, parla delle paure e delle tristezze dentro ognuno di noi.Ricorda che c’è troppa enfasi sulle differenze secondarie: La razza diversa, la religione diversa, l’aspetto diverso. “Questa enfasi porta conflitti soprusi e carestie.”
“Siamo tutti uguali” dice infine il Dalai Lama e poi parla dell’accoglienza inviando un messaggio di gratitudine all’Italia:
“Accogliere è giusto e io ringrazio voi per l’esempio che avete dato in questi anni ricevendo, dal mare, molti migranti”.