Essere considerati tra i migliori 50 vini al mondo da Decanter ed uno dei due migliori bianchi italiani è sicuramente un grande privilegio. È una soddisfazione per tutto il territorio etneo che riesce a produrre vini con freschezza, complessità e armonia: al calice un sud-Italia inaspettato.
Per il mondo del vino etneo è il momento in cui si decide l’esito di una annata: sotto il profilo produttivo – siamo in piena vendemmia 2020 – e, grazie ai premi e le menzioni, si determinano le strategie di mercato dei prossimi mesi.
In questo clima di grande attenzione per il tempo in cui scegliere la giornata giusta per la raccolta ne determina l’esito, le comunicazioni per l’esito di premi e concorsi sono forse l’unica distrazione consentita. È così qualche giorno fa la comunicazione che il Contrada Villagrande 2017 Etna Bianco superiore di Barone di Villagrande è Best in Show, The top 50 wines of DWWA 2020. Un grande risultato per la storica azienda etnea che, come dichiarato da Marco Nicolosi, «è una soddisfazione per tutto il territorio etneo» valorizzandolo.
L’etichetta è la selezionata della casa in batteria nella ‘serata di ritorno’ che venerdì 9 ottobre si terrà presso Barone di Villagrande dal titolo Villagrande – Murgo: incontro di vini, cantine e tradizioni in cui i Vini Murgo saranno ospiti d’eccezione della serata accompagnati dalle creazioni del resident chef Vittorio Caruso.
Gli ospiti che hanno prenotato potranno degustare il Moscato Passito Tenuta San Michele 2017, l’ Etna Bianco Tenuta San Michele 2018, il Pinot nero Tenuta San Michele 2016 e l’Extra brut Rosè 2015 sboccato qualche mese fa.
Più che una serata – scrivono gli organizzatori nella pubblicazione dell’evento – è un incontro tra amici, un viaggio tra convivialità e ottimi vini; un itinerario sull’Etna, da dove partire e dove fare ritorno. Con un percorso enologico che sia diverso dagli altri, che si avvicini a una serata tra amici.«Ci lega un’amicizia, ci lega la visione nello stile produttivo oltre che il territorio. Conosco Michele da tanti anni – conclude Marco Nicolosi – conosco e bevo sempre con piacere i suoi vini, per me le migliori bollicine del sud Italia e non solo».