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Ecco perchè è Cibo Nostrum con lo Chef Seby Sorbello

Ha vinto il lavoro di squadra, la straordinaria capacità dello chef Seby Sorbello di mettere tutti d’accordo e di creare un gruppo unito e coeso come quello dei 150 cuochi di Cibo Nostrum.
Gli chef e loro squadre all’opera hanno accolto oltre 20mila presenze a Taormina.
A noi di SudLook questo è piaciuto ancora più del cibo che era davvero squisito. L’accoglienza e l’atmosfera creata dagli organizzatori ha fatto si che Cibo Nostrum diventasse nostro davvero e quindi di tutti.
Decine e decine di Chef stellati si sono messi a lavoro assieme a tanti cuochi professionisti  e hanno aderito al nobile scopo della beneficenza.
Abbiamo vissuto due giorni insieme ai cuochi e abbiamo potuto vedere con i nostri occhi la straordinaria potenzialità della nostra terra.
Fare tutti i nomi sarebbe impossibile, ma presto SudLook vi racconterà tanto degli chef siciliani.

La Sicilia c’è ed è rappresentata anche nel mondo del cibo con eccellenze e professionisti in grado di portare in alto il nome.
A lavoro per questo evento diventato “La Grande Festa della “Cucina Italiana” c’erano 90 aziende dell’agroalimentare, tra cui 50 tra le migliori cantine siciliane; 7 laboratori tematici dedicati al pesce azzurro; il coinvolgimento di tre Comuni, Zafferana Etnea, Taormina e Giardini Naxos; la collaborazione attiva del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, ma soprattutto la solidarietà: 50 mila euro raccolti a sostegno della campagna di ricerca sul Morbo di Parkinson.

 

“Se penso che solo sei anni fa abbiamo lanciato questo progetto con una decina di chef e qualche cooking show ed oggi ci ritroviamo invece a rappresentare l’intera immagine della cucina italiana in un contesto splendido come Taormina, credo che abbiamo fatto un lungo percorso davvero in poco tempo” ha detto con la gioia negli occhi e nel cuore Seby Sorbello, che ideò l’evento nel cuore dell’Etna con i suoi Cuochi Etnei e che oggi è in grado di chiamare a raccolta da tutta Italia migliaia di Chef.
Lo Chef Sorbello intervenuto anche al corso di Formazione organizzato da Antonio Iacona e Daniele Lo Porto in poche parole spiegato la vera essenza del proprio lavoro: “Un piatto è figo non quando è bello da vedere, ma quando fa emozionare una persona e trasmette il territorio. Nel nostro lavoro serve professionalità e questa non si inventa”.

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