E’ una delle prime giornate calde di giugno quando incontriamo Antonella Ferrara presidente e direttore artistico del festival Taobuk.
Ci riceve a Catania, in una stanza piena di luce, avvolta da una camicia color pesca e ci trascina dolcemente tra i suoi ricordi di bambina, per portarci al cuore di Taobuk.
Il Festival inizia nel 2011 quando Antonella, nata a Roma e figlia di un diplomatico che ha girato il mondo, sente dentro di sé l’esigenza di tornare in Sicilia, la sua “Isola del cielo”, per portare il mondo che ha vissuto.
Antonella è ancora una bambina quando viene portata in Perù, da lì con la sua famiglia cambia uno Stato ogni 4 anni, passando anche dall’Iran proprio durante la cacciata dello Scià di Persia.
Impara a scrivere e a leggere da autodidatta, grazie a sua mamma perché sono giorni di guerra ed è impossibile andare a Scuola.
Quando un po’ più grande, Antonella arriva a Bruxelles, sono gli anni del Trattato di Maastricht, la vecchia Europa le consentirà il privilegio di vivere, per la prima volta e prima di molti altri, in un luogo dove non esistono le nazionalità.
E’ li che frequenta la Scuola Europea insieme agli altri figli dei funzionari vivendo in un microcosmo che apre i suoi orizzonti.
Ed è grazie a tutto questo, ai libri diventati i suoi migliori amici, alla determinazione, che nasce anche una libreria, prima a Giardini Naxos e poi a Taormina.
Lì Antonella comincia ad organizzare una serie di eventi culturali che diverranno, nel giro di pochi anni e con molta ostinazione, eventi imperdibili trasformandosi nel Festival Internazionale della letteratura.
Ogni anno a Taobuk arrivano scrittori che provengono da tutte le parti del mondo.
Il tema suggerito dal comitato scientifico per questo Taobuk 2017 è “Padri e figli”. Questa scelta rappresenta un traguardo del festival perché ricorda Antonella : “non bisogna mai dimenticare i propri padri, non solo quelli naturali, ma i maestri e i modelli di vita che ci hanno preceduto lasciandoci qualcosa”.
Antonella è aperta e la sua vita, il suo passato, la sua famiglia e i suoi genitori sono stati fondamentali per raggiungere il suo obiettivo.
Una vita raminga che le trasmette tutto il necessario per creare il suo Festival, cresciuta in tanti luoghi differenti a contatto con diverse culture e con giovani di diverse nazionalità.
Taobuk inizia il 24 giugno, SudLook vi porterà a conoscere le storie dietro le storie e le notizie dietro la notizie. Perché ci sono luoghi e persone bellissime da raccontare.