Ciao, mi chiamo Ornella e la mia difficoltà più grande è pensare a come disporre gli invitati ai tavoli.
Il matrimonio è ancora lontano ma ho voluto subito approfittare della vostra interessante rubrica per sciogliere i miei dubbi. Mister Wedding, quali sono le regole da seguire e il galateo da rispettare? 

Ornella

Carissima Ornella, leggere la tua mail in questo periodo è davvero entusiasmante. Le condizioni non ci permettono di svolgere le cerimonie ma tutti noi, come te, non smettiamo di immaginarli questi giorni importanti. Approfittiamo di questo “stop” momentaneo proprio per curare ogni minimo dettaglio.

Se per il ricevimento di nozze si è optato per un banchetto seduti, o un pranzo o una cena, sarà necessario assegnare i posti a tavola e inserirli nel tableau di matrimonio.
Il tableau è importante perché, affisso all’entrata della sala per il ricevimento, agevolerà gli inviati a trovare il posto assegnato loro.

Tale scelta, apparentemente semplice, metterà a dura prova “l’inventiva” degli sposi, che dovranno stare bene attenti a rispettare equilibri e simpatie, analizzando caso per caso tutte le esigenze ed evitare ogni possibile attrito.

Ecco qualche consiglio da parte mia per non sbagliare nell’assegnazione dei posti a tavola:

Sarà la coppia di sposi stessa a dover fare le scelte. Nessuno meglio di voi conosce infatti ognuno degli invitati.
I genitori saranno d’aiuto per quel che riguarda i parenti e gli amici di famiglia.

Pensate all’assegnazione dei posti a tavola circa 20 giorni prima del matrimonio. Potrete così dare al catering  delle indicazioni concrete sul numero dei tavoli e sulla relativa disposizione.
Ovviamente uno o due giorni prima del matrimonio sarà necessario rivedere le scelte, sulla base delle disdette o conferme dell’ultimo minuto.

Non comunicare l’assegnazione dei tavoli prima del giorno del matrimonio. La domanda “Con chi mi hai messo al tavolo?” sarà ricorrente a partire da circa un mese prima delle nozze.
Dite che non avete ancora deciso!
Altrimenti impazzirete ad ascoltare tutte le preferenze e alle fine saranno tutti insoddisfatti!

Cercate di unire le famiglie con i bambini.
I piccoli così si annoieranno meno, le mamme faranno a turno per controllarli ed avrete “la confusione sotto controllo”.

Mettete i single ad uno stesso tavolo, per quanto possibile… i matrimoni portano sempre bene.

La soluzione più in uso ad un banchetto di nozze è quella di avere più tavoli tondi, da 6, 8, 10 fino ad un massimo di 12 persone: esteticamente è la più gradevole e la più pratica. I tavoli tondi, al massimo di 10 persone, permettono inoltre a tutti i commensali di conversare tra di loro guardandosi in faccia.

Gli sposi siederanno in uno spazio centrale, possibilmente visibile da tutti gli altri tavoli.

La tradizione vorrebbe gli sposi al tavolo insieme a genitori e testimoni, con una disposizione che segue le normali regole del galateo:

-alla sua sinistra siederà l’uomo più importante, lo sposo quindi;

-uomini e donne si alterneranno negli altri posti a tavola;

  -a destra della sposa siedono, nell’ordine, il padre dello sposo, una testimone, il padre     della sposa e un’altra testimone;

   -a sinistra dello sposo siedono, nell’ordine, la madre della sposa, il sacerdote, la madre dello sposo e altri due testimoni.

Oggi gli sposi scelgono spesso di sedere al tavolo con gli amici, lasciando i genitori ad un altro tavolo con i loro amici o parenti.

Una soluzione che mi sento di consigliarvi è di sedere ad un piccolo tavolo, da soli. Questo vi permetterà di scambiare tra di voi intime sensazioni a caldo, dopo la cerimonia e, molto importante, permetterà a chiunque, tra parenti ed amici, di venire a fare un brindisi con voi o a farvi i complimenti e gli auguri senza sentirsi in imbarazzo interrompendo le vostre conversazioni con i genitori e i testimoni.

E poi, Ornella, sai cosa ti dico?
Che quando tutto finirà, saremo così felici di festeggiare e abbracciarci tutti che anche le più acerrime nemiche non avranno problemi a gioire insieme per una ritrovata normalità.

Aggiungi un posto a tavola, quindi, che c’è un amico in più…

Alla prossima 

Mr. Wedding

Panta Rhei Wedding