Si compra meno, si compra meglio e si prediligono trattamenti di pulizia skincare, creme per il viso e fondotinta leggeri.
La pandemia ha cambiato anche le abitudini dei consumatori che non hanno però smesso di prendersi cura della propria pelle con una consapevolezza diversa.
In questa fase difficile a risentire della crisi è anche il settore della cosmesi.
Un calo quello italiano che dovrebbe aggirare attorno all’11,6% del fatturato globale secondo i dati del centro Studi di Cosmetica Italia.
Tra le famiglie di prodotto più acquistate dopo l’inizio della Pandemia ci sono gli igienizzanti per le mani e i prodotti per i capelli, a seguire i detergenti viso e i fluidi opacizzanti.
Un netto calo (oltre il 24%) lo hanno registrato i rossetti solitamente l’unico prodotto in grado di attraversare qualsiasi crisi e sollevare il morale nei momenti più difficili. Il rossetto che ha continuato a vendere bene anche durante recessioni e guerre, oggi risulta poco utile sotto la mascherina, sostituito dai balsami leggeri per le labbra.
Tutto si è sposato sugli occhi, ombretti, eyeliner, mascara e cura delle sopracciglia, dettagli importanti da non sottovalutare per ricominciare a sorridere, ma con lo sguardo.