«Raccolgo con grande e entusiasmo la sfida dalla Confesercenti di Catania di dare vita a un coordinamento che possa dare forza ad una categoria che fino a questo momento è stata debole, di cui la pandemia ha scoperchiato tutta la fragilità, finora sommersa». Così ha esordito l’attore Gino Astorina, nominato responsabile della federazione Assoartisti Confesercenti dell’area metropolitana Catania dal presidente, Claudio Miceli.
«Ringrazio personalmente Gino Astorina per avere accettato la nostra proposta – spiega Claudio Miceli – e con lui daremo vita alla prima realtà organizzata a livello locale, capace di fornire tutela e assistenza a tutto quel sottobosco costituito dagli imprenditori del sistema Arte e Cultura».
«Una categoria che ha bisogno di coesione e di una visione comune, non solo degli artisti veri e propri – prosegue Astorina – ma di tutta quella macchina che sta dietro un sipario che si alza: scenografi, costumisti, addetti alle luci, ai suoni, alle scenografie, senza i quali la macchina organizzativa non potrebbe mai mettersi in moto».
«Questo è un giorno veramente importante per la cultura e l’arte del nostro territorio – commenta il direttore Francesco Costantino – ne sono testimonianza le tante manifestazioni che si sono svolte oggi in tutte le città italiane e gli ultimi dati dell’agenzia SIAE, che fotografano una realtà veramente drammatica del settore, uno dei comparti che ha pagato e sta pagando il prezzo più alto della crisi epocale che stiamo vivendo».All’incontro era presente anche il vice presidente vicario Felice Nania.
I primi dati dell’Osservatorio dello Spettacolo Siae per il 2020 confermano il drastico ridimensionamento dei numeri per cinema, teatri e concerti. Quasi il 70 per cento di eventi in meno (69,29%), un calo degli ingressi del 72,90%, la spesa al botteghino scesa del 77,58%, dai 2 miliardi e 800 milioni di euro circa del 2019 ai 623 milioni di euro circa del 2020. Il teatro, in particolare, ha perso il 70,71% degli ingressi rispetto al 2019 e ha riportato una riduzione del 78,45% della spesa al botteghino.
«La Confesercenti Catania – aggiunge Costantino – vuole mettere insieme le piccole e medie imprese. Lo facciamo costituendo la federazione verticale di settore, dando la responsabilità ad un grande professionista con quale da domani saremo al lavoro per aprire un dialogo con tutti i gli enti preposti: la Siae, il comune di Catania e i comuni della provincia, mettendo a disposizione tutti i servizi di cui le aziende hanno bisogno».
Già presente a Livello nazionale, Assoartisti a Catania vuole essere un’opportunità finalizzata alla crescita, specializzazione e promozione di settore lasciato all’improvvisazione e alla discrezionalità nell’applicazione delle normative vigenti, sempre più al centro di ingiustizie ed insicurezze tra gli operatori del settore, dove l’emergenza Covid che in un anno di pandemia ha portato al blocco totale, ha solo mostrato la punta dell’iceberg di un sistema tanto importante quanto fragile.
Un’associazione che guarda tanto agli artisti quanto a tutti gli operatori che compongono il “sistema cultura”: agenzie spettacolo, scuole di musica, di danza, studi di registrazione, etichette discografiche, addetti ai suoni, alle luci, alle scenografie, così da creare delle sinergie per creare le condizioni che diano al comparto una sua dimensione imprenditoriale ed agli artisti e operatori dello spettacolo una nuova dignità professionale.