SINE DIE, la mostra della fondazione OELLE a Palazzo della Cultura, visitabile anche il 15 e 16 agosto

ALFIO-BONANNO-2019-ETNA-BN-copia-692x1024

Attraverso lo sguardo di oltre 100 autori “Sine Die” mostra le complesse dinamiche sociali che il mondo sta vivendo quotidianamente al tempo del Coronavirus.
A Catania negli spazi del Palazzo della Cultura è possibile visitare anche domani, domenica 16 agosto, la mostra SINE DIE fruibile anche online, sulla piattaforma di Fondazione OELLE Mediterraneo antico, presieduta da Ornella Laneri e diretta da Carmelo Nicosia, resta aperta anche durante i giorni di ferragosto (15 e 16 apertura straordinaria).

L’esposizione è stata fortemente voluta dal presidente della Fondazione OELLE Ornella Laneri per supportare, con un progetto unico e internazionale, la città etnea privata di offerte culturali dall’emergenza sanitaria in atto.
“Fondazione OELLE Mediterraneo antico ha scelto di dedicare risorse economiche e organizzative, in un momento tanto difficile, per produrre un nuovo progetto/archivio che riunisce il senso di questi mesi e di ciò che verrà fino al vax day.

La mostra

Stampate in formato 50×70 cm e ciascuna abbinata a un testo dell’autore, le 122 fotografie selezionate in mostra si susseguono nelle sale del Palazzo della Cultura di Catania tra immagini iconiche ed emozionanti. A partire dalla testimonianza da Bergamo di Mario Cresci (Chiavari, 1942), un maestro che la fotografia l’ha reinventata, elevandola al rango di arte visiva. Fino ad arrivare allo scatto di Michael Christopher Brown (Skagit Valley, Washington, 1978), il famoso fotoreporter americano per National Geographic, Time, New York Times Magazine.

Ogni autore in è in mostra con una fotografia e un proprio scritto (una poesia, un pensiero, un saggio breve), entrambi scaturiti dal tempo per la riflessione che ha portato con sé il lockdown. Con esiti sorprendenti, gli autori coinvolti (molti artisti professionisti) hanno prodotto dei lavori fuori dai tradizionali schemi, ricorrendo a sperimentazioni dagli esiti sorprendenti, con uno sguardo obliquo sull’attualità stra-ordinaria che stiamo vivendo. “Paradossalmente i lavori più ordinati li hanno prodotti gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Catania, invitati nella sezione Academy Young”, dichiara Carmelo Nicosia.

La scelta di esporre fotografie e testi intende sottolineare lo stretto legame che intercorre, sin dalla loro invenzione, tra questi due linguaggi. Un grande esempio, al riguardo, fu offerto dal grande fotografo e regista Robert Louis Frank (1924-2019), con opere memorabili nelle quali il segno e la parola determinavano nella fotografia un flusso spazio-temporale assolutamente tipico di quella sua generazione.

La mostra è aperta dal 18 luglio al 04 ottobre 2020, tutti i giorni, orario 09.00-19.00, a ingresso libero, ed è accompagnata da un catalogo, a cura di Carmelo Nicosia, edito dalla Fondazione OELLE.

Picture of Sudlook

Sudlook

La redazione è composta da giornalisti e giovani creativi.

Leggi tutti i suoi articoli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.