Il mondo della Farmaceutica a Catania per discutere della globalizzazione delle terapie

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“Farmaci innovativi in poco tempo e terapie fruibili dai pazienti”. È stato questo il focus della Conferenza Internazionale sulla Farmaceutica dal titolo “Forum of European Regulatory Experts for the minimization of interstate discrepancies”, promossa dal Prof. Filippo Drago, Coordinatore del Master in Discipline Regolatorie del Farmaco dell’Università di Catania, che si è svolto all’interno dell’Aula Magna “Umberto Scapagnini” della Torre Biologica. 

Un forum che ha visto la presenza di un prestigioso parterre di relatori, provenienti da diverse Nazioni, con una corposa partecipazione di oltre 200 persone, tra studenti, professori, ricercatori e membri della SIF, Società Italiana di Farmacologia.

 “Un simposio di alto livello – spiega il Prof. Drago – durante il quale si è discusso di un modello da condividere tra i vari paesi dell’Unione Europea, così come delineato da Guido Rasi, Executive Director dell’EMA di Amsterdam, che possa consentire l’accesso a farmaci innovativi nel più breve tempo possibile, senza discrepanze e disparità. Il problema di oggi, infatti, è che dopo l’approvazione da parte dell’EMA di un trattamento innovativo, come quello recente per la beta-talassemia – malattia endemica diffusa in Sicilia – esso deve essere rivalutato e approvato dalle Agenzie nazionali, che operano però sulla base di criteri per molti aspetti discordanti. La conseguenza è che questi trattamenti non sono immediatamente resi disponibili in tutti i Paesi europei. L’obiettivo di questo Forum è di creare una road map per l’armonizzazione di criteri e procedure tra le Agenzie regolatorie di tutti i Paesi che potranno rendersi garanti di un processo unitario per rendere disponibili i trattamenti innovativi in poco tempo per il beneficio dei pazienti. A questo scopo, manderemo il documento di sintesi dei lavori del Forum, approvato dagli esperti presenti, ai capi di tutte le Agenzie Europee”.

Al centro del dibattito anche la globalizzazione delle innovazioni terapeutiche, sulle quali si sono espressi diversi relatori tra i quali Francis Megerlin, EUCOR, Università di Strasburgo, che ha posto l’accento sulla responsabilità politica alla base del mercato unico, e la volontà della Francia, come di altri Paesi, di armonizzare le regole, per creare una sinergia tra i sistemi. “Dobbiamo mettere in evidenza – spiega Megerlin –  l’esperienza dell’Italia che per noi è una fonte di ispirazione e in particolare il modello del success fee proposto dal Prof. Drago”.

Dello stesso parere anche Olivier Wong, Chief Medical Officer, Medi Quality Omega, Parigi, il quale ha sottolineato il costante dialogo che avviene ogni 6 mesi tra i rispettivi Ministri della Salute e le compagnie che si occupano del farmaco e la volontà di collaborare andando sempre incontro alle esigenze della comunità dei pazienti.

Presenti alla conferenza internazionale anche Kenneth Paterson (Professor emeritus, University of Glasgow, UK), Jan Geldmacher (AKDAE, Berlino), gli italiani Patrizia Popoli (Presidente della Commissione Tecnico-Scientifica dell’AIFA), Claudio Jommi (SDA Bocconi School of Management, Milano), Frank-Ulrich Fricke, (University of Nurnberg, Germania), Oriol Morales Solá (Chief Executive Officer, Health Innovation Technology Transfer, Spagna) e Isao Kamae (Università di Tokyo).

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