Catania Capitale della Cultura 2020: Ecco la città che si mette a lavoro

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Non è più solo un’idea, ma una possibilità concreta.
La candidatura di Catania a Capitale Italiana della Cultura 2020 ha fatto molto discutere in questi mesi. Dopo -Palermo Capitale della Cultura 2018- la scelta di un’altra città siciliana per il 2020 sembrerebbe ad alcuni un obiettivo difficile.
La città, anche questa volta, è divisa a metà.

Nei giorni scorsi, all’interno della sede dell’assessorato alla Cultura del comune di Catania, si è svolta un’importante riunione che ha coinvolto cittadini, Enti e Associazioni della città.
Durante l’incontro l’assessore alla Cultura del comune di Catania, Orazio Licandro, ha tracciato la timeline per partecipare al grande progetto.

Prima tappa 15 settembre: entro questa data bisogna elaborare un dossier da presentare e depositare.
Il dossier però deve rispettare dei criteri ben precisi:
“Non deve essere la sommatoria di tutto ciò che la città ha- afferma Licandro- Ma bisogna costruire un progetto che abbia dei forti tratti, una visione della città, interventi di valorizzazione, verde e percorsi urbani, rassegne e percorsi museali”.

Seconda tappa 15 novembre: In questa data verranno selezionate le 10 città migliori.
Terza, ed ultima tappa, 31 gennaio 2018: proclamazione della città vincitrice.
Ad intervenire alla riunione in assessorato, anche il Direttore dell’Accademia delle belle Arti di Catania Virgilio Piccari e il capo della segreteria tecnica del sindaco Paolo Patanè. Un incontro importante in cui sono stati definiti i gruppi di lavoro su temi specifici per stilare il dossier con la possibilità di portare avanti proposte e temi.


“Abbiamo una concorrenza agguerritissima un grande derby siciliano con  altre bellissime città candidate per diventare testimonial della cultura- afferma il Direttore Piccari e continua- le altre città, Agrigento, Messina, Noto, Ragusa e Siracusa,- sono tutte meritevoli di attenzione, dobbiamo  impegnarci molto”.
Il capo delle segreteria Tecnica del sindaco Bianco, Paolo Patanè ha ricordato le coordinate date dal sindaco per questa grande sfida:
“Identità e diversità sono le coordinate date dal sindaco Enzo Bianco. Identità come forte strutturazione culturale e diversità come tema attuale da declinare in tutti i campi. Non si parla solo di accoglienza per i migranti, ma di tutte le sfaccettature della diversità fonte di ricchezza”.
Ad accettare l’invito della grande sfida c’erano Enti, associazioni, ma anche operatori del mondo della comunicazione, professionisti e docenti.
Grande attenzione è stata data anche alle scuole primarie e secondarie e al loro coinvolgimento.
Una prima importante tappa che segna l’avvio di una sfida colta da molti cittadini.

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Simona Scandura

Le good news come stile di vita.
Ama i fiori, i cani e il caffè, cucina bene solo col Bimby.
Laureata in Giurisprudenza, docente di comunicazione politica istituzionale e sociologia della comunicazione, da diversi anni dirige alcune testate giornalistiche rivolte a professionisti e Pubblica Amministrazione.
E' direttore di EnergiainComune, la rivista green sulla sostenibilità e l'efficienza energetica che guarda al futuro. Iscritta all'albo dell'ordine dei giornalisti dal 2009 con un passato da cronista televisiva.
Specializzata in Digital Pr e Uffici stampa, ha collaborato con diversi periodici regionali, nel 2021 ha avviato insieme al fratello, l'Ing. per l'ambiente e il territorio Pier Francesco Scandura, un'agenzia di comunicazione per aiutare le aziende a diventare green.

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