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Angela Cacciola e Maria Grazia Barbagallo: “ripartiamo da Artieri”

Sanno guidare le loro mani con il pensiero della loro testa, sono capaci di creare oggetti unici, sono gli artigiani del Made in Italy, il patrimonio prezioso che da anni è in continua crescita. A dargli valore e voce per la prima volta sono due donne forti e determinate che hanno dato vita al Festival isolano dedicato al mondo dell’artigianato.

Angela Cacciola e Maria Grazia Barbagallo sono le ideatrici e direttrici artistiche di Artieri, l’evento di arte, sostegno e divulgazione della cultura e dell’artigianato artistico che si svolge ogni anno in Sicilia.

Il Festival Artieri non è solo un mercato di settore, ma è molto di più.
Un grande appuntamento dove artigiani, designer, illustratori, stilisti, provenienti da tutta Italia mettono in mostra le proprie eccellenze, con esposizioni di pezzi unici o in tiratura limitata, coniugando tradizione, estetica contemporanea, ricerca e sperimentazione.

A parlarci della nuova edizione che si svolgerà ad Ortigia -dal 16 al 25 luglio -e a Marzamemidal 6 al 15 agosto– sono proprio le due direttrici artistiche.

Come è nata l’idea del Festival Artieri?

Angela: «L’idea di questo Festival nasce più che altro dall’esigenza di strutturare meglio gli eventi che, già da molti anni, organizziamo e che sono dedicati al mondo dell’artigianato. Sarà stata molto probabilmente la pandemia, un periodo che ci ha obbligato a stare chiuse tra quattro mura e a fare i conti con noi stesse.
Io e Maria Grazia, non solo direttrici artistiche ma anche amiche nella vita, durante quei mesi di lockdown tra una chiacchiera e l’altra e una videochiamata e l’altra, abbiamo poco a poco dato vita al Festival Artieri.
Senza rendercene conto abbiamo immaginato quello che poi è diventata la prima edizione del primo Festival delle Arti e Mestieri della Sicilia (nel 2020), con l’intento di rendere la Sicilia il fulcro dell’artigianato Made in Italy. Volevamo intendere l’arte in ogni sua forma ed ecco che oltre alle esposizioni delle eccellenze artigiane italiane, abbiamo coinvolto musicisti, scrittori, fotografi, illustratori e designer».

Cosa è cambiato con la Pandemia?

Maria Grazia: «Forse sarebbe più semplice dire cosa non sia cambiato! Credo che la pandemia abbia radicalmente cambiato le nostre vite, il nostro modo di pensare ed anche il nostro modo di rapportarci agli altri.
Il distanziamento non è una cosa semplice, soprattutto per un popolo caloroso come il nostro!
Per quanto riguarda nello specifico l’ambito artistico, dove sia io che Angela ci sentiamo a casa da anni, abbiamo assistito ad una vera e propria rivoluzione. Eventi, mostre, inaugurazione online hanno davvero cambiato il nostro rapporto con l’arte e l’artigianato. Nei mesi di pandemia, molti non potendo andare fisicamente nei negozi hanno comprato online e lo stesso è successo nel mondo dell’artigianato.
Sappiamo che tanti artigiani hanno ricevuto commissioni “virtualmente”.
Forse perché invece di comprare un qualsiasi tipo di regalo e farlo recapitare a casa, in un periodo in cui eravamo distanti, si è preferito far sentire di più la vicinanza con un regalo “fatto su misura”. Ma ad ogni modo, senza fiere ed esposizioni, gli artigiani sono stati sicuramente una categoria danneggiata. L’Italia deve ripartire dalle eccellenze, ovvero dall’arte e dall’artigianato».

Come si può ripartire?

Angela: «Si può e si deve ripartire dagli eventi artistici e culturali. Con le dovute precauzioni e regole, che noi organizzatori rispettiamo e vogliamo far rispettare, occorre rimettersi in gioco e dare la possibilità agli artigiani, agli artisti, ai musicisti e a tutti coloro i quali lavorano in settori duramente colpiti, di poter lavorare. 

Inoltre, occorre rendersi conto che la valorizzazione turistica del territorio passa anche da un nuovo modello di sviluppo che ha per protagonisti proprio gli artigiani e gli artisti. Abbiamo eccellenze invidiate in tutto il mondo, ed è assurdo che non si riesca a valorizzare l’enorme potenziale tesoro che abbiamo. Ortigia e Marzamemi, tra luglio e agosto, accoglieranno artieri da tutto lo Stivale per uno scambio culturale ed artistico unico nel suo genere!».

Due direttrici artistiche donne. Sfatiamo il mito di  due donne che litigano lavorando insieme?!

Entrambe ridono. 

«Beh se il nostro Festival dovesse essere un colore non sarebbe il rosa perché troppo stereotipato, ma un fucsia! Siamo quasi tutte donne: ad occuparsi de “Le Vie del Talento” saranno Serena Gilè e Agnese Milazzo; per la coordinazione degli eventi Green collaboriamo con Manuela Leone con la partnership di New Circular Solution, Rifiuti Zero Sicilia e tante altre realtà associative locali che sveleremo più avanti! Per gli eventi al Talete, collaboriamo con Città Educativa Siracusa e con Rosanna Geraci ed infine il nostro addetto stampa è Rossella Fallico. Insomma, il fucsia ci rappresenta: in questo periodo buio il nostro Festival vuole essere scintillante ed avere carattere, personalità ed unicità!».

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