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Al Modì cena a 4 mani con Giuseppe Geraci e Carmelo Floridia, da Gulfi a Torregrotta storia di un’amicizia in cucina

Quando c’è feeling si sente anche nel piatto, è questa la premessa della cena a quattro mani al Modì Ristorante di Torregrotta (ME), avvenuta lo scorso 2 agosto, un incontro che profuma di stima ed amicizia tra il giovane resident chef Giuseppe Geraci e l’ospite guest chef Carmelo Floridia.

Un viaggio andata e ritorno nei sapori e nei paesaggi di Sicilia, partito idealmente da Locanda Gulfi, nella campagna iblea a Chiaromonte Gulfi, fino a Torregrotta in provincia di Messina, dove Geraci dal 2011 ha scommesso insieme alla compagna Alessandra Quattrocchi con “Modì” il ristorante nel quale “dipinge” e re-inventa una cucina attuale e vivace ma con solide radici siciliane.

I suoi piatti, così simili all’arte che Giuseppe Geraci ama tanto (il nome Modì è una dedica al pittore Amedeo Modigliani) sono pennellate di freschezza dove la materia prima viene esaltata e incorniciata da abbinamenti sorprendenti e inconsueti, come il suo “Gambero brr…!” un’interpretazione del gambero rosso di Mazara con mela verde e granita al moijto.

Il gambero di Geraci è stata l’overture perfetta di una rovente serata estiva, che insieme ai “Confetti di caprino, barbietola e bottarga” di Carmelo Floridia hanno dato il via a una cena vista Eolie dall’affaccio della terrazza del Modì.

Alessandra Quattrocchi compagna dello chef Geraci e co-titolare del Modì, è una calda presenza e attorno al tavolo le sue attenzioni fanno sentire l’ospite come a casa, sono suoi gli abbinamenti con il vino sempre originali, personali e di carattere: impossibile non notare la cantina del ristorante con chicche e microproduzioni da nord a sud dell’Italia, e poi la Francia, l’Alsazia, la Mosella, così ben consigliate e organizzate dalla maître e sommelier che nella scorsa primavera ha guadagnato un posto in finale nel prestigioso Premio Emergente Sala, che si concluderà il prossimo Ottobre a Roma con la proclamazione del Miglior Giovane Professionista di Sala del 2019, dove anche lei (unica siciliana e donna!) andrà a giocarsi la finalissima.

Alessandra Quattrocchi, co-titolare. maître e sommelier del Modì. Foto di Alberto M. Rossi

Per la serata della cena a 4 mani i vini sono stati selezionati dall’etichetta Gulfi, portati “in dote” da Carmelo Floridia, i vini hanno maritato eccellentemente il menù pensato ad hoc tra mare e terra, nel clima giocoso e complice di due chef e prima ancora di due amici con la passione per la cucina e la voglia di incontrarsi in condivisione con gli ospiti.

L’occasione ha ispirato a Carmelo Floridia il ricordo dell’antico motto siciliano “na parola è picca, du’ su assai” ripetuto più volte durante la serata, intendendo che quando c’è il giusto affiatamento basta poco per fare un buon lavoro. In realtà quando “il poco” proviene da due Master della cucina come Floridia e Geraci, è sempre qualcosa di grande, come le emozioni suscitate dal “Capocollo di suino nero dei Nebrodi laccato al miele di ape nera, cipolle di Giarratana e polpa di melanzane affumicate al sesamo” un piatto intenso firmato da Floridia, una delle più belle sintesi enogastronomiche del territorio siculo orientale che dalla dorsale dei Nebrodi scende giù fino a Giarratana e a Gulfi in una sovrapposizione di sapori.

L’autenticità dei rapporti, quella siciliana, profonda, quella che Camilleri fece vivere a Montalbano ne “Il ladro di merendine” con queste parole che riassumono l’atmosfera e la complicità respirata fra i due chef: “Montalbano si commosse. Quella era l’amicizia siciliana, la vera, che si basa sul non detto, sull’intuìto: uno a un amico non ha bisogno di domandare, è l’altro che autonomamente capisce e agisce di consequenzia”.

Modì

Via Bucceri,

98040 Torregrotta ME

Info e prenotazioni: 345 092 8345

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