Food & Wine

Vino, sostenibilità e degustazioni: il congresso AIS a Taormina

Procedono con grande entusiasmo i preparativi per quello che sarà il 51esimo Congresso dell’Associazione Italiana Sommelier, programmato a Taormina (CT) dal 27-29 ottobre, nelle splendide sale dell’ex convento quattrocentesco del San Domenico Palace, in cui i protagonisti assoluti saranno il vino siciliano e le grandi cantine nazionali.

Quando l’Associazione Italiana Sommelier chiama, per un’occasione di rilievo come il congresso annuale nazionale, la Sicilia risponde con l’accoglienza e l’ospitalità che sono tipici di un popolo che sa essere talvolta contraddittorio quanto generoso e caloroso, infatti è già tutto pronto per quello che sembra essere un evento destinato ad essere ricordato.


L’evento nazionale, che è occasione di scambio e incontro non solo per i Sommelier di tutto lo stivale, ma anche per i produttori vinicoli, per gli appassionati e per i neofiti, si preannuncia come un week end straordinario dedicato al vino e a tutta la sua filiera: dalla terra alla tavola, i protagonisti dell’eno-cultura si racconteranno nell’intenso programma delle giornate taorminesi.


Tantissimi i temi che faranno da sfondo al congresso: sostenibilità, ambiente, qualità, difesa e valorizzazione delle biodiversità; argomenti di forte spessore per i quali abbiamo chiesto un approfondimento al Presidente Regionale AIS Camillo Privitera, il quale ha dichiarato: “Il primo appuntamento da non perdere sarà il convegno, dedicato alla sostenibilità ambientale, un momento di confronto in cui faremo il punto della situazione: basti pensare a tutti gli incendi visti quest’estate sul territorio e a quanto bisogno abbiamo ancora di incrementare la cultura del rispetto ambientale” – spiega il Presidente – “Ma la sostenibilità oggi si esprime in molti modi: per esempio in questo momento ci sono delle aziende che stanno calibrando il peso delle bottiglie, rinunciando a proporre delle bottiglie sontuose e di grande immagine, perché si è capito che una bottiglia leggera permette di ottimizzare le risorse energetiche nella fase della produzione e di ridurre i consumi di carburante nella fase del trasporto, con un risultato di un minor impatto ambientale”.


Si parlerà dunque di innovazione, ma il vino è per definizione tradizione, e a tal proposito continua il Presidente Privitera: “Il secondo appuntamento a cui invito tutti riguarda le tante degustazioni, attraverso le quali racconteremo al meglio le radici di tanti vitigni indigeni, autoctoni, che sono un messaggio culturale, un’espressione di vivacità di un popolo e di un territorio” – e sottolinea – “la domenica con tutte le degustazioni in programma ci sarà uno spaccato d’Italia che produce, di un prodotto concreto come il vino che dalla terra si amplia e si estende a una realtà commerciale che crea occupazione: dal produttore fino al designer dell’etichetta, sono moltissime le figure professionali che ruotano intorno una cantina, e che crescono insieme al prodotto vitivinicolo, che fanno tutte insieme costituiscono quella che potremmo definire un’economia di filiera”.

La sfida del prossimo futuro è aperta: rendere sempre più “green” le produzioni consumando meno risorse, puntare alla qualità, tutelare un prodotto che è simbolo di tradizione e che da sempre esprime la cifra culturale del nostro bel paese.
Tante idee ed altrettanti calici fervono per l’imminente congresso AIS.
L’evento è aperto a tutti, per i soci è gratuito, per i non soci è previsto un ticket d’ingresso.
Per partecipare basta registrarsi al sito ufficiale dell’evento nel quale troverete il programma dettagliato del congresso e la possibilità di prenotare le degustazioni: www.congressoaistaormina2017.it

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